La pet therapy funziona anche con i gatti
Lo scorso anno, la Fondazione Iseni ha promosso un’iniziativa che riguardava l’adozione di cani dai rifugi, per dare una casa ai quattro zampe senzatetto e promuovere la pet therapy per pazienti con malattie cardiovascolari.
L’efficacia della pet therapy è stata confermata da diversi studi: la mortalità dei pazienti senza un cane è quattro volte superiore rispetto a quella dei malati che, invece, hanno un cane.
Un beneficio indipendente dalla severità della malattia e dal tipo di cure in atto.
Quest’anno, dal mese di ottobre, la Fondazione Iseni, con il Centro Cuore Malpensa ha iniziato nuovamente a promuovere la pet therapy. Questa volta, tramite l’adozione di gatti provenienti dai gattili.
A chi soffre di patologie cardiache viene, dunque, suggerito di accogliere in casa un gattino per migliorare la propria esistenza.
È provato scientificamente: i gatti apportano numerosi benefici alle persone, influendo positivamente sulla sfera dei disturbi stress-correlati e depressivi e della sindrome ansiogena.
In confronto al cane, poi, la difficoltà del gatto a fidarsi dell’uomo stimola nelle persone l’autocontrollo e l’impegno prolungato nella relazione.
Credere, però, che i gatti migliorino la vita solo alle persone malate è sbagliato: questo beneficio riguarda tutti, bambini compresi.
Ecco i 5 principali benefici nel condividere la propria vita con un gatto:
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Con un gatto si dorme meglio
Gli amanti dei gatti sanno che, insieme al proprio micio, si dormono sonni più profondi e ristoratori. Lo spiega uno studio della Mayo Clinic Center for Sleep Medicine, che si trova in Arizona. Secondo la ricerca, il 41% delle persone che vive con cani o gatti dorme meglio e solo il 21% segnala sonni agitati a causa della presenza dell’animale. I felini domestici, in particolare, sembrano assicurare sonni più tranquilli.
Un recente sondaggio Eurispes ribadisce ulteriormente questa teoria, aggiungendo che il 53,5% degli italiani condivide il letto con cani e gatti. -
Il gatto è una presenza che conforta
In una buona parte dei casi, chi vive con un gatto supera con meno difficoltà la perdita di una persona amata, oppure riesce a sfogarsi meglio: rivolgersi a un quattro zampe silenzioso appare più liberatorio di un discorso con le persone.
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Il gatto fa bene al cuore
Occuparsi di un gatto e delle sue necessità abbassa il livello di stress e produce un effetto calmante sul cuore. Un’indagine del 2008, effettuata su un campione di 4 mila americani, rivela che chi, a pari condizioni di salute, ha vissuto con un gatto per 10 anni, corre un rischio del 30% in meno di ammalarsi di cuore. Il contatto con il pelo del gatto, inoltre, produce ossitocina, l’ormone della felicità.
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Il gatto riduce il rischio di allergie
I bimbi, in particolare i neonati, che crescono insieme ai gatti corrono meno il rischio di soffrire di allergie al pelo animale, agli acari, a graminacee, ambrosia e perfino di asma. Lo afferma uno studio condotto dal Childhood Research Center di Copenhagen: i gatti neutralizzano gli effetti di un gene che, quando si attiva, raddoppia il rischio di contrarre l’asma nei bambini.
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Se adotti un gatto sei più affidabile
Alcuni studi nel campo della psicologia affermano, infine, che chi sceglie di adottare un gatto risulta più introverso, sensibile e affidabile rispetto a chi preferisce un cane come compagno di vita.
Approfondimenti:
La vita con i gatti, ovviamente, non è sempre rose e fiori, come qualsiasi altra convivenza. Può tornarti utile leggere: Gatti che grattano sulle porte chiuse: cosa fare?
Il gatto, meravigliosa creatura, ora anche per la Pet Therapy, ma è ancora oggetto di assurde credenze. Leggi: Gatto nero: usi, costumi e falsi miti
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