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La pet therapy funziona anche con i gatti

di Claudia Ferronato

La pet therapy funziona anche con i gatti

Lo scorso anno, la Fondazione Iseni ha promosso un’iniziativa che riguardava l’adozione di cani dai rifugi, per dare una casa ai quattro zampe senzatetto e promuovere la pet therapy per pazienti con malattie cardiovascolari.

L’efficacia della pet therapy è stata confermata da diversi studi: la mortalità dei pazienti senza un cane è quattro volte superiore rispetto a quella dei malati che, invece, hanno un cane.

Un beneficio indipendente dalla severità della malattia e dal tipo di cure in atto.

Quest’anno, dal mese di ottobre, la Fondazione Iseni, con il Centro Cuore Malpensa ha iniziato nuovamente a promuovere la pet therapy. Questa volta, tramite l’adozione di gatti provenienti dai gattili.
A chi soffre di patologie cardiache viene, dunque, suggerito di accogliere in casa un gattino per migliorare la propria esistenza.
È provato scientificamente: i gatti apportano numerosi benefici alle persone, influendo positivamente sulla sfera dei disturbi stress-correlati e depressivi e della sindrome ansiogena.

In confronto al cane, poi, la difficoltà del gatto a fidarsi dell’uomo stimola nelle persone l’autocontrollo e l’impegno prolungato nella relazione.

Credere, però, che i gatti migliorino la vita solo alle persone malate è sbagliato: questo beneficio riguarda tutti, bambini compresi.

Ecco i 5 principali benefici nel condividere la propria vita con un gatto:

  1. Con un gatto si dorme meglio

    Gli amanti dei gatti sanno che, insieme al proprio micio, si dormono sonni più profondi e ristoratori. Lo spiega uno studio della Mayo Clinic Center for Sleep Medicine, che si trova in Arizona. Secondo la ricerca, il 41% delle persone che vive con cani o gatti dorme meglio e solo il 21% segnala sonni agitati a causa della presenza dell’animale. I felini domestici, in particolare, sembrano assicurare sonni più tranquilli.
    Un recente sondaggio Eurispes ribadisce ulteriormente questa teoria, aggiungendo che il 53,5% degli italiani condivide il letto con cani e gatti.

  2. Il gatto è una presenza che conforta

    In una buona parte dei casi, chi vive con un gatto supera con meno difficoltà la perdita di una persona amata, oppure riesce a sfogarsi meglio: rivolgersi a un quattro zampe silenzioso appare più liberatorio di un discorso con le persone.

  3. Il gatto fa bene al cuore

    Occuparsi di un gatto e delle sue necessità abbassa il livello di stress e produce un effetto calmante sul cuore. Un’indagine del 2008, effettuata su un campione di 4 mila americani, rivela che chi, a pari condizioni di salute, ha vissuto con un gatto per 10 anni, corre un rischio del 30% in meno di ammalarsi di cuore. Il contatto con il pelo del gatto, inoltre, produce ossitocina, l’ormone della felicità.

  4. Il gatto riduce il rischio di allergie

    I bimbi, in particolare i neonati, che crescono insieme ai gatti corrono meno il rischio di soffrire di allergie al pelo animale, agli acari, a graminacee, ambrosia e perfino di asma. Lo afferma uno studio condotto dal Childhood Research Center di Copenhagen: i gatti neutralizzano gli effetti di un gene che, quando si attiva, raddoppia il rischio di contrarre l’asma nei bambini.

  5. Se adotti un gatto sei più affidabile

    Alcuni studi nel campo della psicologia affermano, infine, che chi sceglie di adottare un gatto risulta più introverso, sensibile e affidabile rispetto a chi preferisce un cane come compagno di vita.

Approfondimenti:

La vita con i gatti, ovviamente, non è sempre rose e fiori, come qualsiasi altra convivenza. Può tornarti utile leggere: Gatti che grattano sulle porte chiuse: cosa fare?

Il gatto, meravigliosa creatura, ora anche per la Pet Therapy, ma è ancora oggetto di assurde credenze. Leggi: Gatto nero: usi, costumi e falsi miti

Vuoi più informazioni sulla Fondazione Iseni? Ecco il link

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