Le infezioni respiratorie feline
A chi non è capitato di rimanere colpito e intenerito davanti a un gattino con il naso pieno di muco, gli occhi semichiusi, colpi di tosse e starnuti continui? Questo quadro patologico, così frequente e tipico, è caratteristico del complesso delle infezioni respiratorie feline. Si parla di complesso perché diversi virus e batteri possono dare malattie molto simili tra loro. I microbi più frequentemente colpevoli sono: herpesvirus, calicivirus, clamidie e micoplasmi.
Sintomi e complicazioni
I sintomi comuni a tutte queste infezioni sono febbre, rinite, congiuntivite, presenza di catarro nelle prime vie aeree. Alcuni agenti patogeni si distinguono per delle particolarità: i calicivirus e gli herpesvirus danno una infiammazione ulcerativa della bocca e della lingua; le clamidie danno una congiuntivite che tende a cronicizzare; gli herpesvirus possono dare una cheratocongiuntivite anche molto grave con possibilità di ulcerazione della cornea. In tutti i casi l’infezione primaria può essere aggravata da germi opportunisti, che arrivano a provocare anche delle gravi polmoniti. Una complicazione frequente e molto fastidiosa è il rifiuto del cibo, dovuto a diversi fattori quali la scomparsa dell’olfatto e del gusto, le ulcere orali che provocano dolore, la difficoltà di deglutire avendo nel contempo problemi respiratori. Queste malattie del periodo giovanile possono lasciare conseguenze a lungo termine: le più frequenti sono una broncopneumopatia cronica di tipo asmatico e una stomatite ulcerativa anch’essa cronica e molto fastidiosa.
Terapia
La terapia consiste in antibiotici, mucolitici, colliri e cure di sostegno. Molto vantaggioso è l’uso dell’aerosol, che consente di indirizzare tutto il farmaco nelle vie respiratorie senza intossicare l’organismo e senza provocare effetti collaterali. Le vaccinazioni praticate tempestivamente proteggono molto bene Di Alessandro Arrighi Foto Shutterstock
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