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Gatti randagi: a Genova, tutti li aiutano

di Maria Paola Gianni

gatti randagi

Nei mesi scorsi la periferia di Genova, i quartieri e il territorio, si sono riempiti di gatti randagi che hanno avuto bisogno di assistenza e aiuto. Pareva che il maltempo potesse mietere vittime. Per fortuna l’allarme rosso e giallo previsto per l’alluvione a Genova e dintorni non è stato violento come nelle previsioni degli esperti. Ma i gatti sono ancora là fuori, in pericolo. Il maltempo e le impietose alluvioni possono tornare da un momento all’altro, e quando arrivano spazzano via tutto, senza pietà. In occasione dell’allarme sia per la pioggia che per il vento molto forte, era scattata “l’Operazione gatti”, soprattutto per i quartieri più a rischio frane e allagamenti, come Molassana, Quezzi, Marassi e Sturla. Molti volontari e semplici cittadini amanti degli animali si sono organizzati per salvare i numerosi randagi, clochard involontari di un tempo metereologico sempre più imprevedibile. gatti randagiObiettivo principale: evitare che i poveri felini “senzatetto” facessero la fine delle passate alluvioni di Genova, costruendo rifugi e ripari, fornendo morbide coperte, fissando teloni impermeabili e posizionando ciotole con tanto cibo.

Volontari instancabili per i gatti randagi

A intervenire sono stati gli amici delle oasi feline delle zone più a rischio di Genova. Come Romina Leardi di “Animal’s Angels Novi”, Margherita Romanelli di “Zampatesa” a Quezzi, Loredana Mistretta di “mici amici Genova“, Anna Crosa e tanti altri. Non mancano numerose anziane che hanno fatto la spola tra un’oasi e l’altra per cambiare le coperte bagnate. Nessuno dimentica che durante le ultime alluvioni a Genova sono morti tanti animali.

Mobilitazione di massa

In molti si sono persino appostati vicino alle colonie per controllare che tutto restasse nella normalità. “Ci siamo anche organizzati costruendo rifugi improvvisati con delle piccole cucce anti-pioggia che ormai sappiamo montare e smontare in poco tempo, con dei turni per il ricambio di cibo”, racconta Romina Leardi, di Animal’s Angels Novi, che aggiunge: “Da cinque anni mi occupo soprattutto delle sterilizzazioni, sono responsabile di una colonia felina di trentacinque gatti, tutti censiti e sterilizzati grazie all’associazione Zampatesa che ci garantisce costi agevolati. Siamo in molti a intervenire per salvare i nostri felini. E organizziamo anche attività informative, come la conferenza medico-veterinaria sulla Toxoplasmosi che si terrà il prossimo 18 giugno a Bogliasco, in provincia di Genova, alle ore 17.00”.

Disagi per persone e animali

Ormai il rischio “Alluvioni” a Genova è un po’ come il rischio “Etna” a Catania: entrambi ci sono e se si “risvegliano” sono guai. Con drammi e disagi assicurati per le persone, ma anche per gli animali e i gatti randagi. In questo scenario di incertezza, di attesa e di tensione, i genovesi hanno dimostrato una tenacia commovente, senza perdersi d’animo, rimboccandosi le maniche per spalare il maledetto fango da case e negozi e per far tornare la città al suo splendore, sempre più minacciato dal tempo atmosferico.

Tante casette per i gatti randagi

Gatti-randagi (3)Vitali sono stati, e continuano a essere, gli interventi dei volontari e di tanti singoli cittadini amanti degli animali, per salvare quei poveri “clochard a quattro zampe” letteralmente stravolti dagli eventi, increduli, sbigottiti e infreddoliti. Almeno quelli sopravvissuti all’inverno. Così, soprattutto dallo scorso febbraio, sono state posizionate tante nuove casette per i gatti randagi di Genova. Tutti preziosi rifugi dell’oasi felina curata amorevolmente da Anna Crosa, ad esempio. Gatti randagi liberi e quindi un po’ “selvatici”, accuditi da sempre da Anna, quasi trenta in tutto, che appena intravedono un umano si dileguano, tranne quando arriva la loro benefattrice a portare pappe e tanti bocconcini prelibati.

Adozione del cuore per Lilith

Tutto da raccontare il salvataggio di Lilith, di circa due anni, ex-randagia di una colonia di Genova, che ha finalmente vinto la sua battaglia, grazie all’associazione Animal’s Angels Novi e Zampatesa. Era senza speranza, non solo di vita, ma anche di poter trovare una famiglia che la amasse senza riserve e che la accogliesse a braccia aperte in casa. Lei che era pelle e ossa, Fiv positiva, debole e molto acciaccata. Non certo attraente, malgrado quegli occhioni magnetici che lasciano il segno. Alla fine ha trovato la sua famiglia e ha iniziato la sua nuova vita. Non soffrirà mai più il freddo per la strada e soprattutto non dovrà più subire il pericolo alluvioni, così devastante a Genova a dintorni, per le persone, ma anche per gli animali.

Seguita da Animal’s Angels e Zampatesa

Lilith è rimasta a lungo ricoverata, seguita dalle amorevoli cure dei medici veterinari di “Zampatesa”. Una volta catturata con la gabbia-trappola da Margherita Romanelli per essere sterilizzata, con grande orrore le volontarie scoprono che ha un laccio di metallo attorcigliato alla vita che la stava letteralmente segando in due. Operata d’urgenza, si è miracolosamente salvata (ha “bruciato” tutte le sue sette vite di scorta!). Dopo tutte le cure mediche del caso, il suo pelo è ricresciuto, la sua timidezza diminuita e il suo umore migliorato. La sua salute ha ripreso alla grande.

A cura di Maria Paola Gianni
foto Yelise Manganaro

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