Animali ed emozioni: via dalla scrivania, scappo in Africa
Anna Hausmann è una giovane ecobiologa che da un paio d’anni segue un dottorato di ricerca in biologia in Africa, vive una storia ricca di animale ed emozioni. Per la precisione, Anna studia in Sudafrica, a Durban, al “University of KwaZulu-Natal”. Il progetto riguarda la conservazione della biodiversità attraverso l’ecoturismo, o turismo naturalistico. Ogni tanto fa su e giù con l’Italia e la Finlandia, dove lavora in collaborazione con l’Università di Helsinki. Molti le chiedono, con sorpresa o scetticismo, come sia finita in Sudafrica. “La passione per la conservazione mi ha portato lì”, risponde, “dopo aver finito gli studi in Scienze Naturali e conseguito un master in Ecobiologia alla Sapienza di Roma, sentivo che avevo tanto altro ancora da imparare”. Così Anna inizia un periodo da stagista per “Bioversity International”, un’organizzazione non governativa con sede vicino Roma. Impara moltissimo durante quel periodo, ma sente che ancora non le basta. “Davanti a quella scrivania mi sentivo in gabbia. Così mi diedi da fare per cercare un’alternativa, partendo da un’altra mia grande passione: l’Africa”.
Animale ed emozioni: la magia dell’Africa
L’emozione di Anna traspare da ogni sua parola. “Vivere in Sudafrica è un’opportunità incredibile”, esclama, “non avrei mai pensato di avere una fortuna del genere. In sole due ore di auto ti ritrovi nel bel mezzo della savana, o da solo su spiagge sconfinate, circondato da ambienti pazzeschi, dove l’uomo è solo un ospite, di passaggio. Lì capisci che non ti serve più niente”. E ancora: “Ti dimentichi del cellulare, dell’orologio, del mondo e ti immergi nei ritmi naturali di quei luoghi con tutti i tuoi sensi. È un’emozione incredibile che consiglierei a tutti di provare almeno una volta nella vita”.
Viaggio in Mozambico
Il viaggio in Mozambico è il più recente di Anna. L’idea viene a sua madre che aveva letto libri e libri su questo paese, così particolare e controverso, e sognava da tempo di poterlo conoscere. Detto fatto: padre, madre e figlia si ritrovano in un viaggio on-the-road, con un super 4×4. Partono da Johannesburg e passano le prime notti a Tembe Elephant Park, in Sudafrica, al confine col Mozambico. Il progetto è quello di entrare nel paese da Sud, risalire la costa fino all’arcipelago di Bazaruto e rientrare in Sudafrica più a Nord, attraversando il Limpopo National Park e il Kruger National Park, per poi tornare a Johannesburg.
Comincia l’avventura
Così entrano in Mozambico, in una dogana sperduta nel nulla: sono l’unica macchina. La strada asfaltata li abbandona non appena fanno ingresso nel paese. Da quel momento inizia la vera avventura, percorrendo strade e visitando luoghi poco conosciuti dal turismo internazionale.
di Maria Paola Gianni
foto di Anna Hausmann, ecobiologa e Maria Fenicia
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