Animali nella Grande Guerra: una mostra fotografica
Anche gli animali hanno servito sui vari fronti della Grande Guerra, dal 1914 al 1918, spesso con esiti tragici quanto eroici. Dal 5 al 30 maggio si terrà la mostra fotografica “1914/18: la guerra e gli animali. Truppe silenziose al servizio degli eserciti” curata da Serenella Ferrari e Susanne Probst, organizzata da Open e dal Comitato “Amici dell’arte felice” di Gorizia in collaborazione con Associazione “Centro per le ricerche Archeologiche e storiche del Goriziano” e Associazione “Isonzo” Gruppo di Ricerca Storica”. La mostra sarà ospitata da Open, il nuovo locale di Mestre che coniuga una libreria con un risto-caffè.
Quasi un centinaio di straordinarie fotografie originali documentano l’utilizzo degli animali nelle tattiche belliche oltre che lo stretto rapporto di interdipendenza e spesso anche di affezione che si instaurò nel binomio soldato/animale.
“I libri di scuola non ne parlano”, spiega Serenella Ferrari, curatrice della mostra “Ma a fianco degli eserciti della Grande Guerra c’era anche un altro esercito, quello degli animali. Nonostante l’impiego di armi sempre più sofisticate e trasporti motorizzati, l’uomo non poté fare a meno degli animali mobilitandone oltre 16 milioni fra cui 11 milioni di equini, 100.000 cani e 200.000 piccioni. Ma in trincea c’erano anche gatti”.
Un vero e proprio “esercito” impiegato nelle mansioni più diverse per sostenere le truppe di ogni schieramento: animali da lavoro, da cibo e da affezione in guerra con e per l’uomo, trasportando armi, munizioni, equipaggiamenti ma anche liberando le trincee dai ratti, ritrovando e soccorrendo i feriti o facendo giungere ordini e comunicazioni da e per il fronte. Animali massacrati sui campi di battaglia, esposti senza protezione ai gas tossici, morti per gli stenti, per le pandemie o sacrificati dai loro stessi camerati umani disperatamente affamati: in pochissimi sopravvissero.
I cavalli venivano impiegati per il trasporto nei reparti militari e come scudo protettivo dietro cui ripararsi. Muli, asini e buoiper il traino dei cannoni, dei carri e degli equipaggiamenti ma anche per il nutrimento delle truppe. Cani addestrati in prima linea per ritrovare e soccorrere i feriti, mandare messaggi e a sorvegliare sul nemico. Gatti per liberare le trincee dai ratti ma soprattutto come sentinelle per la presenza dei micidiali gas nervini. Piccioni viaggiatori per far giungere ordini e comunicazioni al fronte grazie alla loro capacità di coprire lunghissime distanze.
“La mostra” continua Ferrari “Ospitata per la prima volta l’anno scorso a Gorizia presso l’Hic Caffè letterario, ha riscosso un notevole successo sia da parte del pubblico sia dalla critica, dimostrando che si tratta di un argomento molto caro al pubblico e che sicuramente offre un taglio innovativo dato alla tematica bellica; infatti, al momento non sono documentate altre rassegne che trattino lo specifico argomento”.
A corredo della mostra, un catalogo realizzato grazie al contributo di Hic Caffè letterario e di Open, corredato da una presentazione di Oliviero Toscani e da due saggi delle autrici, ma soprattutto tantissime straordinarie immagini d’epoca, quelle esposte in mostra, in buona parte inedite, corredate da didascalie.
Hanno dato la propria adesione alla mostra le associazioni Lav Venezia, Animali in città, Dingo, Gruppo Veganzi Venezia-Mestre, Lipu Venezia, Gruppo Vegan Venezia, Enpa, Lac.
Orari di apertura:
5-30 maggio 2015
orari di apertura: L/V 8,30/19,30 – sabato 8.30/13.30
Ingresso libero
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