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Butteri: un mestiere antico

di Redazione Quattrozampe

Butteri mestiere

I Butteri delle Due Maremme è il nome di un’associazione che ha come scopo quello di unire le due “Maremme” (quella laziale e quella toscana). L’idea si è presentata ai fondatori dopo una cena tra amici con qualche boccale di vino, quando lo stesso amore per le tradizioni della propria terra, ha “unito” due ragazzi toscani e uno del Lazio. L’associazione ha come missione quella di mantenere viva una tradizione che sta lentamente scomparendo a causa dei cambiamenti culturali, dell’evoluzione del
territorio e semplicemente, della modernizzazione.

Butteri, in sella da sempre

Un tempo i butteri lavoravano per i ricchi proprietari terrieri prendendosi cura del bestiame e avevano un ruolo fondamentale nello spostare le mandrie. Soprattutto durante l’estate, quando per difendersi dal caldo e dalla malaria, si trasferiva il bestiame dalle pianure alle colline durante le transumanze. L’area compresa tra Maccarese e Grosseto e l’Agro Pontino, fino agli anni ’30 era un terreno acquitrinoso e impervio a causa delle paludi. Successivamente, grazie alle grandi opere di bonifica, la malaria fu sconfitta e oggi in queste terre ancora molti uomini praticano questo antico mestiere allevando il bestiame allo stato brado.

L’associazione per la cultura del buttero

I Butteri delle Due Maremme si impegnano particolarmente a mantenere viva la loro tradizione e partecipano spesso a fiere equestri dove si possono vedere in azione con la loro mandria divacche e cavalli, mostrando al pubblico come si esegue il lavoro di un buttero. Oltre agli spettacoli alle varie fiere, i Butteri delle Due Maremme presentano anche incontri con i ragazzi delle scuole per avvicinare i giovani alla loro tradizione e organizzano stage e weekend dove è possibile imparare tutto ciò che c’è da sapere su questo affascinante mondo. È anche possibile unirsi a loro durante il periodo delle transumanze visitando zone bellissime tra animali allo stato brado e misteriosi siti archeologici etruschi immersi nella natura incontaminata della Tuscia.

Un nuovo mondo

Oggi il modo di allevare il bestiame è cambiato. Una volta lo stallone viveva con il suo branco di femmine, le fecondava quando era il momento giusto e si occupava di tenerle insieme, aiutando anche il lavoro del buttero. Ma, a partire dagli anni ’60, per migliorare la razza, veniva mandato uno stallone selezionato dall’Istituto di Incremento Ippico di Pisa, e dopo la stagione, a settembre tornava a casa. Oggi, invece, ci sono le stazioni di monta e la percentuale di successo è scesa notevolmente rispetto al 100 per cento che si aveva allo stato brado. Una volta nati, i puledri o i vitelli restano con la madre fino a settembre, poi vengono svezzati e venduti.

butteri fiere

Informazioni di contatto

Per conoscere le iniziative dei Butteri delle Due Maremme e avvicinarsi a questo splendido mondo è

possibile partecipare a uno degli stage o un weekend: https://www.facebook.com/ButteriDelleDueMaremme
butteridelleduemaremme@gmail.com
tel. 346.0860407

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