Cani e gatti: quando anche loro invecchiano
Secondo alcuni studi scientifici sull’uomo è emerso che tra qualche decennio l’aspettativa di vita potrà essere fino a 120 anni e anche le prospettive di vita dei nostri amici cani e gatti, negli ultimi anni, hanno subìto un confortante aumento.
Principalmente legato al cambiamento del loro stile di vita, ai progressi compiuti dalla medicina veterinaria e alla maggiore attenzione dei proprietari alle loro diverse esigenze.
Quando cani e gatti arrivano alla terza età?
Così come avviene per l’uomo, anche per gli animali ci sono diversi stadi di vita.
Nel cane la fase che corrisponde all’invecchiamento comincia dopo i sei anni circa di vita ed è inversamente proporzionale in base alla taglia del soggetto, mentre la vecchiaia vera e propria subentra dopo i nove anni circa.
Per il gatto, invece, la cosiddetta terza età si raggiunge al compimento degli otto anni circa e anche in questo caso abbiamo delle variabilità in base alla razza, per poi essere considerato vecchio oltre i dodici anni circa.
Coniglio nano, criceto, cavia e scoiattolo
Per quanto riguarda le altre specie di animali familiari, il coniglio nano arriva raramente a otto-nove anni, il criceto non supera di regola i due-tre, la cavia e lo scoiattolo striato vivono mediamente quattro-cinque anni, mentre il furetto, divenuto ormai piuttosto popolare come animale d’affezione, vive più o meno cinque-sette anni.
Volatili, tartarughe e pesci
Gli uccelli da gabbia e da voliera sono un po’ più longevi, potendo prolungare la propria esistenza anche fino a venti anni o più.
Le tartarughe acquatiche, invece, se correttamente allevate, possono vivere diverse decine d’anni, mentre tra i pesci, il record assoluto appartiene a un pesce rosso, deceduto qualche anno fa alla veneranda età di 41 anni.
La balena vive fino a due secoli
Tra gli animali selvatici, il Matusalemme è la balena (che è in grado di superare i due secoli), seguita dai pachidermi (elefanti e rinoceronti), la cui durata media della vita è molto simile alla nostra.
Pappagalli, tartarughe giganti, carpe e farfalle
Alcuni pappagalli raggiungono facilmente i cinquant’anni, mentre la tartaruga gigante delle isole Galapagos può oltrepassare il secolo.
Più longeve risultano essere le carpe che arrivano a un’ottantina d’anni, mentre per le farfalle la vita si concentra tutta nella durata di una giornata.
Invecchiamento: cosa comporta
L’invecchiamento è un processo biologico che porta a un graduale declino delle capacità funzionali degli organi. In primis, vi sono senza dubbio l’alterazione di alcuni cicli enzimatici, il rallentamento della moltiplicazione cellulare, l’accumulo di scorie nell’organismo e le modificazioni cui è soggetto il sistema immunitario.
Inoltre, le modificazioni della composizione corporea comprendono una riduzione dei tessuti magri (muscoli) e un aumento della percentuale del grasso corporeo.
La maggior parte dei cani e dei gatti riduce volontariamente l’attività sica quando invecchia.
Il fabbisogno energetico totale giornaliero può diminuire del 30-40% durante l’ultimo terzo di vita di un animale, per il calo del metabolismo e dell’attività sica.
Con la vecchiaia vengono coinvolti anche altri distretti: i peli sul muso e sul resto del corpo tendono a diventare bianchi, la pelle perde elasticità e diviene meno flessibile a causa del contenuto di calcio e di pseudoelastine nelle fibre elastiche.
Il cristallino, cioè la lente dell’occhio, va incontro a un graduale processo di opacizzazione, che impedisce una corretta visione.
L’udito diviene meno fine, potendo talora portare a una sordità più o meno evidente.
A cura di Valentina Maggio
Medico veterinario, Nutrizionista cane e gatto e Istruttore cinofilo
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