Cibo migliore per cani e gatti: come scegliere
Ecco uno degli interrogativi più grandi per il proprietario di un pet: qual è il cibo migliore per cani e gatti? Per capirlo dobbiamo prima chiederci “cosa c’è nella ciotola?”.
Mangime industriale o pappa casalinga?
Spesso ci si trova di fronte a un bivio: meglio un’alimentazione commerciale o una dieta casalinga, come facciamo a essere sicuri di dargli il cibo migliore? La corretta alimentazione non dipende solo dallo stato di salute e dallo stile di vita dell’animale, ma varia anche in base allo stadio fisiologico e all’ambiente in cui vive.
Il cibo fatto in casa
Per “dieta casalinga” non bisogna intendere dare gli avanzi della tavola, ma si intende un’alimentazione bilanciata composta da ingredienti per uso umano miscelati in proporzioni tali da soddisfare i fabbisogni energetici, proteici e di grassi dell’animale che variano in base all’età, taglia, stile di vita e stato fisiologico.
La cena del supermercato
La dieta commerciale, invece, prevede l’utilizzo di un tipo di alimento che può essere secco (crocchette) o umido (scatolette). Questo tipo di dieta è completa, equilibrata e bilanciata e non ha bisogno di nessun tipo di aggiunte. Molti ricercatori da anni svolgono studi e ricerche sull’alimentazione per assicurare un corretto benessere degli animali nelle diverse fasi di vita quali: svezzamento, crescita, mantenimento, anzianità. Alimenti formulati correttamente forniscono una dieta altamente digeribile usando proteine “nobili” ricche di aminoacidi che consentano di ottenere alti livelli di energia metabolica, con un apporto di calcio, fosforo adeguato e livelli ottimali di vitamine e sali minerali.
Il cibo migliore? Quello con alimenti completi e complementari
In commercio troviamo svariate tipologie di mangimi che si differenziano tra loro in base al contenuto di acqua: alimenti secchi, quando il quantitativo di acqua è inferiore al 14%, alimenti umidi se la quantità di acqua presente è superiore al 60% ed alimenti semi-umidi se la quantità di acqua presente è compresa tra il 14% ed il 60%. Le “Nutritional guidelines” suddividono il pet-food in alimenti completi o alimenti complementari.
Alimenti completi: di che si tratta?
Gli alimenti completi sono quelli che contengono tutti i principi nutritivi atti a soddisfare i fabbisogni giornalieri di ogni animale senza bisogno di ulteriori integrazioni. Quelli complementari, invece, apportano una gamma ristretta di nutrienti e da soli non sono in grado di soddisfare tutti i fabbisogni giornalieri, gli alimenti complementari non dovrebbero rappresentare una percentuale elevata di inclusione nella dieta per non incorrere in uno sbilanciamento dei fabbisogni nutrizionali.
Nati per diverse esigenze
Gli alimenti commerciali sono formulati sia per animali sani in mantenimento in base alle diverse condizioni fisiologiche (cani o gatti in accrescimento, gravidanza, lattazione o anziani, sedentari o sportivi ecc), sia per soggetti che presentano patologie di diverso tipo, per i quali la nutrizione gioca un ruolo fondamentale nel controllo dei segni clinici (es. alimenti per cani o gatti con insufficienza renale, problemi gastroenterici, iperlipemia, cardiopatia, allergia o intolleranzaalimentare, ecc.).
Secco, umido o semi-umido?
Anche il processo di produzione è differente a seconda della tipologia commerciale. L’alimento secco deriva da un processo di estrusione. Questo viene prodotto sotto forma di crocchette di varie forme e colori.
Il contenuto di proteine è compreso fra il 18% SS (sostanza secca) e il 32% SS, quello di grassi fra l’8% SS e il 22% SS, mentre i carboidrati sono presenti in misura maggiore e variano dal 46% SS al 74% SS. Tutti gli ingredienti che compongono l’alimento vengono mescolati e successivamente cotti ad alta temperatura e pressione all’interno di un estrusore. Questo procedimento porta a una sterilizzazione del prodotto e, grazie al basso tenore di umidità, lo rende molto stabile nel tempo, se non addirittura il cibo migliore.
I vantaggi dell’umido
Nonostante gli amici pelosi gradiscano maggiormente l’alimento umido, questo tipo di alimento è apprezzato molto dai proprietari per la sua praticità, facilità di impiego e conservazione, comodità in caso di viaggi e spostamenti, velocità di somministrazione e possibilità di utilizzare alimenti già formulati secondo le esigenze nutrizionali del proprio amico a quattro zampe, tenendo conto della sua età, taglia, razza, stile di vita e stato di salute.
Semi-umido, buona scelta
L’alimento semi-umido viene utilizzato poco nel nostro paese ed è generalmente venduto come alimento complementare sotto forma di snack. I tenori analitici dei principali componenti comprendono: proteine 20-28% SS, grassi 8-14% SS, carboidrati 58-72% SS.
Pregi e difetti
Avendo un tasso di umidità maggiore rispetto agli alimenti secchi, l’appetibilità aumenta, ma con essa cresce anche il rischio di proliferazioni batteriche. Per prolungare la conservabilità di questi prodotti vengono aggiunti “umettanti”, cioè sostanze che si legano all’acqua non rendendola quindi più disponibile ai microrganismi, oppure conservanti.
L’alimento umido si trova in commercio principalmente come alimento completo, confezionato in busta, lattina o scatoletta, ma si possono trovare anche prodotti complementari.
Visto l’elevato contenuto di acqua, la quantità da somministrare al cane e al gatto aumenta rispetto all’alimento secco, rendendolo un prodotto più costoso e per lo più usato per aumentare l’appetibilità delle crocchette. Per questo, l’utilizzo degli alimenti umidi è maggiore per i cani di piccola taglia o per i gatti, indipendentemente da quale sia il cibo migliore. In riferimento alla sostanza secca, hanno un tenore proteico che varia dal 28% al 50% SS, il contenuto di grassi varia dal 20% al 32% SS e quello di carboidrati dal 18% al 57% SS.
Quanto cibo?
Non solo l’età, la taglia, lo stile di vita e lo stato fisiologico influenzano la quantità giornaliera di alimento da somministrare, ma bisogna tenere conto anche di altri fondamentali parametri. Innanzitutto bisogna valutare il “Peso Corporeo” che varia in base alla razza dell’animale. Successivamente è utile conoscere il “Body Condition Score” che indica la quantità di grasso corporeo dell’animale, in modo da capire se ci troviamo di fronte un soggetto sottopeso, normale o sovrappeso. Infine troviamo la valutazione del “Punteggio di massa corporea” che differisce dal Bcs, perché valuta la massa muscolare. Questa valutazione include l’esame visivo e la palpazione dei muscoli sovrastanti, le ossa temporali, le scapole, le vertebre lombari e la pelvi, ed è importante perché la perdita di muscolatura è maggiore nei soggetti affetti da numerose malattie acute e croniche rispetto agli animali sani deprivati del cibo e in cui si verifica primariamente una perdita di grasso. Questi due parametri non sono strettamente correlati, in quanto un animale può essere sovrappeso, ma presentare comunque una perdita muscolare significativa.
Caratteristiche di un Pet Food
DAL PUNTO DI VISTA NUTRIZIONALE
- Alimento completo: soddisfa da solo l’intero fabbisogno giornaliero dell’animale
- Alimento complementare: apporta una gamma di nutrienti in grado di soddisfare soltanto una parte dei fabbisogni giornalieri dell’animale
- Alimento dietetico: studiato appositamente per animali con problemi patologici
DAL PUNTO DI VISTA PRATICO
- Alimento secco, se il suo contenuto in umidità è inferiore al 10-14%
- Alimento umido se il contenuto in umidità è superiore al 60%
- Alimento semiumido se il contenuto in umidità si pone tra il 14 ed il 60%.
A cura di Valentina Maggio
Nutrizionista e istruttrice cinofila
Foto da Shutterstock.com
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