Educazione o addestramento?
Sono due cose diverse svolte dalle figure professionali dell’educatore e dell’addestratore: il primo è un “genitore”, l’altro un “coach”. Ecco quando farle praticare, come e con quali cani. Entrambe sono eccellenti per trarre il meglio dal rapporto a sei zampe
Molto spesso capita di sentire chiamare l’educatore cinofilo “addestratore” e, altrettanto spesso, di sentir dire che bisogna addestrare il cane, invece di educarlo. Questo, però, troppe volte causa confusione, perché il proprietario neofita del cane non conosce le competenze delle figure cinofile che normalmente operano sul mercato ed è, quindi, importante sottolineare e capire che educazione e addestramento sono due cose completamente diverse. A loro volta, l’educatore e l’addestratore svolgono attività diverse. Come molti pensano, educare e addestrare non significa solo avere dei cani “robottini radiocomandati”, ma vuol dire interagire con quattro zampe che riescono a vivere al meglio la quotidianità con la propria famiglia e con l’ambiente che li circonda, a livello sia affettivo che sociale.
Cosa significa educare e addestrare?
“Educare” deriva dal verbo latino “educere” che significa “tirare fuori” e, in ambito cinofilo, consiste nel fornire al cane gli strumenti adatti per permettergli di relazionarsi al meglio con i partner sociali e di adattarsi all’ambiente in cui si trova a vivere…
Articolo pubblicato su Quattro Zampe luglio 2020
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