Emergenza: Fido o Micio stanno male. Che fare?
I nostri amici a quattro zampe si possono ammalare, oppure andare incontro a situazioni in cui l’intervento tempestivo dei proprietari può salvar loro la vita. Infatti, il concetto di cura di un animale sano va al di là della semplice somministrazione di cibo, acqua, dell’affetto e delle coccole del proprio padrone, ma vuol dire anche tutelare e salvaguardare la sua salute. Anche al quattro zampe più sano capiterà di dovergli somministrare una pastiglia, uno sciroppo o che gli si debba fare una iniezione, togliere una spina dalla zampa o misurare la temperatura corporea. È, quindi, un bene imparare ad eseguire queste piccole manualità in modo tale che, quando si presenterà l’occasione, non ci si trovi impreparati.
Nessuno può sostituirsi al veterinario
Possedere alcune conoscenze basilari sulle principali malattie dei nostri amici a quattro zampe, e suggerimenti di pronto soccorso possono essere indispensabili e utili, per poter prestare al meglio le prime cure in modo opportuno in caso di bisogno. Ricordiamoci, però, di non sostituirci mai al veterinario, il quale lo seguirà nel corso della sua vita per i consueti trattamenti vaccinali e per intervenire in caso di estrema necessità in caso di urgenza. L’intervento di primo soccorso, svolto da un profano, deve avere, infatti, solo lo scopo di migliorare le condizioni nell’attesa dell’intervento del medico veterinario. La dolcezza, pacatezza e la fermezza, sono i migliori ingredienti per ottenere la collaborazione del nostro amico peloso che capirà che quelle manipolazioni sono eseguite nel suo interesse.
Pronto soccorso: che significa?
Con il termine “pronto soccorso” si definiscono tutte quelle cure che vengono fatte a un animale che è stato ferito o colto da un malore improvviso. Le cure immediate comprendono in prima battuta “indagine primaria e rianimazione”. L’indagine primaria è la prima impressione che il soccorritore può avere della situazione per cercare di capire come è meglio agire. Un proprietario ben formato può fare una rapida valutazione della scena che gli si presenta davanti e un rapido esame della vittima. È molto importante, in base al tipo di problema che vi si presenta davanti, valutare immediatamente le funzioni vitali dell’animale, quali: lo stato di coscienza, la pervietà delle vie aeree, la respirazione, la circolazione e la valutazione del battito cardiaco (polso). La rianimazione è il trattamento immediato per problemi che comportano gravi rischi per la salute dell’animale. Successivamente si procede con “l’indagine secondaria e definitiva di primo soccorso” che consiste nella valutazione e nell’esame dell’animale: occhi, orecchie, naso, torace, addome, arti, temperatura rettale e tutte le procedure atte a stabilizzare l’animale onde evitare di provocargli ulteriori danni. Infine potrebbe esserci la necessità del “trasporto”: molte emergenze richiedono un aiuto professionale. La conoscenza del modo corretto per il trasporto di un animale nella più vicina struttura medica veterinaria può evitare di provocare ulteriori danni, protegge il proprietario da situazioni pericolose e consente un intervento medico tempestivo. Il metodo migliore è utilizzare una barella che può essere costruita estemporaneamente con un tappeto, una giacca o un golf. Il paziente va adagiato con ogni cautela, facendo soprattutto attenzione a non far subire bruschi movimenti alla spina dorsale, sulla rudimentale barella che deve essere sollevata da tutte e quattro le estremità contemporaneamente. Un altro ottimo trasporto può essere costituito da qualunque supporto rigido come un asse di legno o di cartone su cui far scivolare lentamente l’animale.
A cura di Valentina Maggio, Nutrizionista cane e gatto e Istruttore cinofilo
© Riproduzione riservata.