Il Governo in aiuto degli ospiti della Gorgona
Gorgona, l’ultima isola penitenziario d’Italia costituisce un esempio interessante in termini di politica del recupero dei detenuti: tutto questo avviene attraverso progetti di coltivazione del suolo e attività con gli animali, volti al reinserimento sociale dei detenuti, anche nel tessuto lavorativo. La “spending review” ha minacciato di portare a una conclusione anticipata questo splendido progetto, dando anche il via alla messa in vendita degli animali dell’isola, sottratti alla rieducazione dei 70 ospiti. Per fortuna tutto questo sta per cambiare: il Governo ha dichiarato di voler “valorizzare e promuovere buone pratiche come l’esperienza di reinserimento e recupero dei detenuti del carcere dell’isola di Gorgona attraverso attività con animali domestici” tramite il punto 21 di una Mozione firmata da ventitré senatori e approvata il 6 maggio: 170 voti a favore e 3 contrari. La Mozione è stata proposta nel corso di un dibattito parlamentare incentrato sulla promozione della cultura contro i maltrattamenti degli animali. Le associazioni Lav ed Essere animali hanno richiesto che il Ministro della Giustizia Orlando concretizzi ora i buoni propositi con i fatti, dichiarando anche “È un punto positivo di svolta per non far morire la positiva esperienza di recupero dei detenuti alla Gorgona così come le decine di animali come bovini, suini, pecore, capre, cavalli e galline che non devono essere utilizzati o venduti per la produzione e la macellazione”. Per poter fare qualcosa di più basterebbe far continuare la gestione degli animali sull’isola, in modo da continuare ad avere nella Gogona un esempio positivo per l’obiettivo del recupero dei detenuti e la tutela degli animali, in accordo con il Trattato dell’Unione Europea. Nel numero di Maggio di Quattro Zampe è presente un approfondimento, su questa toccante vicenda, un articolo che illustra dettagliatamente le attività che si svolgono sulla Gorgona e gli ospiti presenti.
© Riproduzione riservata.