Il riconoscimento facciale per ritrovare i cani scomparsi
Un’app in grado di riconoscere il muso dei nostri cani è stata sviluppata da due ricercatori dell’Università dello Utah allo scopo di facilitare la ricerca degli animali smarriti.
Questa applicazione, chiamata Finding Rover, ha dato i suoi primi frutti a San Diego oer il ritrovamento di Roxy, una piccola Shiba Inu che si era smarrita a causa di un forte temporale.
È stato realizzato anche un sito, Findingrover.com, nel quale sono archiviate tutte le foto dei cani presenti nei principali rifugi della zona e l’app è in grado di effettuare il confronto attraverso otto marcatori facciali distintivi.
Se ora questo sistema sta funzionando nella zona di San Diego, il proprietario del sito, John Polimeno, sta cercando il più possibile di allargare il raggio d’azione dell’app, coinvolgendo più città e più nazioni possibili.
L’applicazione, oltre a funzionare nel riconoscimento, è anche semplice da utilizzare da parte delle persone che smarriscono un cane: basta inserire la foto del muso del proprio cane e il sistema effettua una comparazione con i cani presenti nei rifugi. Ma l’applicazione funziona anche nel modo inverso: se si incontra per strada un cane smarrito, basta fotografarlo e l’applicazione confronta la sua foto con quella dei cani inseriti come scomparsi, in modo tale da rendere molto veloce il ricongiungimento tra cane e padrone.
Un ottimo sistema che può essere ulteriormente sviluppato e affiancato al microchip e al tam-tam sui social network.
Fonte usatoday.com e greenstyle.it
Foto di Findingrover.com
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