Isonzo e Vittorio Locchi
Un incontro fortuito tra un cane e un soldato durante la Grande Guerra
“Che ci fai qui tutto solo?”. Il cane scodinzolò piano a quel tono di voce incoraggiante, sentiva che quell’uomo era diverso dagli altri. “Mi piace la tua voce e mi piacciono i tuoi gesti… Non credo che mi farai del male, vero?”. Ma anche Vittorio capì che quel grosso cane con il muso sporco di sangue non era così aggressivo come sembrava e che forse, come tutti loro, aveva solo sofferto e combattuto per sopravvivere in quell’inferno.
Allungò una mano verso di lui nel tentativo di farsi annusare per ottenere la sua fiducia. Il cane si mosse lentamente, ma fece di più: gli appoggiò timidamente il muso sul braccio. In quell’attimo entrambi compresero di aver trovato qualcuno di cui potersi fidare…
Articolo pubblicato su Quattro Zampe di febbraio 2024
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