Pubblicità
Pubblicità

La muta nel cane e nel gatto

di Redazione Quattrozampe

Muta cane

La muta non è altro che un fenomeno fisiologico che si manifesta due volte all’anno,, in autunno e in primavera, durante il quale i cani sostituiscono il pelo vecchio, morto e cadente, con quello nuovo. È un fenomeno strettamente legato alla crescita del pelo e all’arresto del suo sviluppo. In queste due fasi importanti gioca un ruolo essenziale la durata delle ore di luce, più che la temperatura. Infatti sembra che il fattore che vada ad innescare e regolare la muta sia il rapporto tra le ore di luce e di buio (fotoperiodo).

Cani e gatti hanno un’epidermide diversa dalla nostra

Emergenza freddo come aiutare gli animali, i consigli di EnpaL’epidermide del cane e del gatto è diversa da quella dell’uomo in quanto è un tessuto composto da 3-5 strati sovrapposti, mentre l’uomo ne possiede 10-15. L’epidermide è costituita da cellule chiamate “cheratociti” che si moltiplicano nello strato più profondo della stessa definito “basale” e, man mano che progrediscono verso gli strati più superficiali, assimilano progressivamente una proteina lamellare (cheratina) e si trasformano, diventando più piatti, rigidi e resistenti. Questa trasformazione morfologica dei cheratociti è detta “cheratinizzazione”.

La muta cambia per animali all’aperto o al chiuso

La muta è differente in animali che vivono all’aperto rispetto a quelli che vivono prevalentemente in appartamento con temperature più o meno costanti. Queste differenze sono legate alla durata della muta e all’abbondanza della perdita del pelo in considerazione della temperatura dell’ambiente circostante e dell’esposizione alla luce solare.

Animali che vivono in appartamento avranno una muta molto prolungata senza rispettare necessariamente un ordine stagionale, mentre per quelli che vivono all’aperto l’inizio e la fine della muta è correlata alle temperature esterne a cui sono sottoposti.

Spazzolarli e pettinarli specie col cambio del pelo

Durante la muta l’animale non rimane senza pelo, in quanto il processo di rinnovamento con pelo nuovo è contemporaneo alla perdita del vecchio.
In questa fase è necessario spazzolare o pettinare con una certa frequenza per rimuovere il pelo vecchio favorendo lo sviluppo del nuovo; per i cani a pelo raso possono essere sufficienti una o due volte alla settimana, mentre per quelli a pelo medio e lungo, è preferibile intervenire quotidianamente.
Una spazzolatura regolare per cani a pelo lungo impedisce la formazione di nodi, che risultano poi essere molto difficili da districare.
L’uso di attrezzi specifici relativi al tipo di pelo, è indispensabile per ottenere ottimi risultati senza provocare disagi o arrossamenti al cane.

 

 

 

di Valentina Maggio
Nutrizionista cane e gatto e Istruttore cinofilo

 

© Riproduzione riservata.