Maltrattamenti di animali, la campagna della Leidaa “Stop alla violenza”
Fino al 2 febbraio si può dire no ai maltrattamenti di animali inviando un sms o chiamando da rete fissa il 45589
Con una piccola donazione si può aiutare la Lega italiana per la difesa degli animali e dell’ambiente a fermare i maltrattamenti di animali e a recuperare le vittime di gravi abusi.
Maltrattamenti di animali, tanti i reati in Italia
Sono tanti in Italia gli animali che ogni giorno subiscono abusi e maltrattamenti. Secondo i dati riportati dalla Leidaa, “ben il 29% dei procedimenti penali per reati a danno di animali, nel nostro paese, riguarda il maltrattamento, che nei casi più gravi porta alla morte”.
Le vittime di abusi sono seviziate, torturate, picchiate o bruciate oppure rinchiuse in piccole gabbie e anche incatenate: animali indifesi che subiscono maltrattamenti dalle mani dell’uomo che invece dovrebbe accudirli e difenderli.
“Stop alla violenza”, la campagna della Leidaa
Lo scorso 17 gennaio la Lega italiana per la difesa degli animali e dell’ambiente ha lanciato la campagna “Stop alla violenza: aiuta gli animali, vittime di abusi e maltrattamenti”, per finanziare interventi finalizzati alla salvezza, alla cura e alla riabilitazione degli animali che sono stati maltrattati dall’uomo.
Fino al 2 febbraio sarà possibile donare 2 euro inviando un sms al numero 45589 o 5-10 euro, a seconda della compagnia telefonica, chiamando da telefono fisso: una piccola somma per contribuire ad aiutare gli animali vittime di percosse, sevizie, privazioni.
Gli animali che subiscono maltrattamenti hanno ferite non solo nel corpo ma anche nell’anima e per questo meritano una nuova opportunità e l’affetto di una famiglia che sappia accoglierli e amarli con la giusta attenzione e dedizione. Dopo le cure necessarie per ristabilire la loro salute, è spesso necessario, spiega la Leidaa, un lungo e costoso percorso di recupero in un centro dedicato affinché ritrovino la fiducia nell’uomo.
Non tutti i cani e i gatti reagiscono infatti allo stesso modo di fronte al trauma che hanno subito: alcuni, nonostante tutto, mantengono uno splendido carattere, altri, invece, si chiudono completamente in sé stessi e rifiutano il contatto con l’uomo. Infine, altri ancora reagiscono con aggressività ai tentativi di approccio da parte di chi vorrebbe soltanto aiutarli dopo tanta sofferenza: in questi casi è, dunque, necessario un periodo di riabilitazione per recuperare un corretto rapporto con gli uomini e con gli altri animali, in modo da essere nuovamente adottabili.
Maltrattamenti di animali, l’impegno della Leidaa
La Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente è un’associazione senza fini di lucro ed è stata fondata dal suo attuale presidente, l’onorevole Michela Vittoria Brambilla. Opera in tutta Italia per promuovere il riconoscimento dei diritti degli animali e la tutela dell’ambiente.
L’associazione, come si legge sul suo sito internet, si propone di contribuire alla diffusione e al consolidamento di una nuova coscienza animalista e di rispetto dell’ambiente, attraverso il dibattito pubblico, le campagne sui mezzi di comunicazione, la formazione nelle scuole ai diversi livelli e il dialogo costruttivo con tutte le istituzioni.
Grazie all’impegno dei suoi volontari e delle sue Guardie zoofile, si occupa del mantenimento, della cura e del benessere di cani, gatti e altri animali abbandonati in Italia, garantendo affidi e adozioni sicure, e contrasta la violenza sugli animali e il loro sfruttamento in tutte le forme.
Riguardo ai maltrattamenti di animali, il 20 novembre scorso la Camera dei Deputati ha approvato la proposta di legge (ora all’esame del Senato), a prima firma della presidente della Leidaa, che introduce modifiche al Codice penale e al Codice di procedura penale in materia di reati contro gli animali, prevedendo un inasprimento delle pene e nuove disposizioni per la tutela degli animali.
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