Papa Francesco e l’amore per cani e gatti
Papa Francesco ha dichiarato, sabato 14 maggio:
“Quante volte vediamo gente tanto attaccata ai gatti, ai cani… e poi lasciano senza aiutare… la fame del vicino, la vicina… no, no, eh?!?”
Queste parole di Sua Santità Papa Francesco, sono state pronunciate questa mattina nel corso dell’udienza giubilare del sabato. Papa Francesco si è scagliato contro chi dimostra una dolorosa indifferenza nei confronti del bisogno del proprio vicino, preferendo invece la superficialità del materialismo, di un conformismo ricco, di un desiderio effimero.
Pietismo o pietà?
Ha scelto parole che possono dividere, se non le si contestualizza e si sceglie la polemica, paragonando l’amore per gli animali alla voglia di possedere beni e merci di lusso, sciegliendo il pietismo invece della pietà. L’anno scorso aveva ammonito le coppie sposate a non prendere in adozione un animale domestico invece di dedicarsi alla procreazione, al cercare un figlio.
Volontari: una scelta d’amore
Ovviamente, chi si prodiga per gli animali, chi fa volontariato a loro beneficio, chi li cura, sfama e protegge, si sente tirato in causa, messo al dito. Quante volte abbiamo sentito critiche del tipo “sì, ma cosa fai per le persone?”, oppure, quante volte abbiamo sentito “presunti animalisti” dichiarare di voler vedere la fine del genere umano?
Vogliamo ribadire la nostra posizione che, siamo sicuri, è in realtà anche quella di Papa Francesco: nel cuore in cui alberga l’amore vero, c’è spazio per tutti. Aiutare gli animali non significa ignorare le persone. Chi aiuta, chi soccorre, e lo fa animato dal vero desiderio di fare del bene, può farlo per chiunque. L’importante è fare, l’importante è cominciare da qualche parte. Gli estremismi sono sempre sbagliati, da qualunque parte.
- Aiutare gli animali a discapito degli uomini è bagliato, certo.
- Dedicarsi esclusivamente alle persone ignorando i nostri amici a quattro zampe è un errore.
Sentiamo le parole del Papa in questo video di Newsitaliainfo caricato su YouTube
Papa Francesco e il paradiso per gli animali
Lo stesso Papa, infatti, ha detto nell’inverno del 2014
“Un giorno rivedremo i nostri animali nell’eternità di Cristo”
dichiarando di credere in un paradiso anche per loro. Siamo sicuri che Papa Bergoglio intendeva suggerire una via di amore che non prevedesse l’esclusiva e speriamo che tutti possano vedere questa interpretazione e scegliere la strada della moderazione. E dell’aiuto verso chi ha bisogno.
La risposta di ENPA
È di queste ore un pronto commento da parte di Carla Rocchi, presidente nazionale di ENPA:
«Santo Padre, la capacità di amare non fa distinzioni. Chi ama gli animali sa amare i suoi simili, chi non sa provare affetti non ama né gli animali, né i vicini, né il suo prossimo. Lo ha detto San Francesco già 800 anni fa. Il Santo di cui Ella, Santità, ha scelto di portare il nome perché certo ne condivide l’insegnamento»
Non possiamo che dirci pienamente d’accordo! Tu cosa ne pensi?
Immagine in apertura giulio napolitano / Shutterstock.com
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