Paura di volare? Due coccole e passa tutto

di Redazione Quattrozampe

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Cani-dottori in aeroporto che curano lo stress e l’ansia da volo con le coccole. In America è un’attività molto diffusa da tempo. Noi stessi ne avevamo parlato su Quattro Zampe un anno fa, a proposito dell’aeroporto californiano di San Francisco: un progetto pilota realizzato durante il periodo natalizio del 2013 che aveva riscosso un enorme successo. E Sonia Ricciu, dell’associazione Archi Pet, nonché nostra abbonata, ci aveva letto. Così, lei, alla ricerca continua di novità e di nobili iniziative da realizzare sul territorio, prepara un progetto di pet-therapy per il Natale successivo, nel 2014.

“Sapevo che in America già lo facevano, poi lo avevo letto da voi di Quattro Zampe e ho pensato di portare questo modello qui a Genova”, ci racconta Sonia, “Mi hanno risposto dall’ufficio stampa dell’aeroporto, con entusiasmo. Così, dopo un colloquio con la responsabile della sicurezza aeroportuale e un corso di formazione ad hoc che quindici di noi hanno seguito per poter operare nella zona sterile, quella dopo il check-in, per intenderci, eravamo pronti per iniziare”.

Arrivano i cani dottori

1“E andata benissimo”, ci racconta soddisfatta Sonia che con gli altri volontari dell’associazione Archi Pet ha disteso le ansie dei passeggeri costretti a lunghe file ai check-in o a noiose attese prima di imbarcarsi. Il tutto grazie a un’allegra brigata scodinzolante di ben sedici cani tra meticci, Golden e Labrador Retriever, Basset Hound, Pastori Australiani e Maremmani che viene accolta a pieni voti dall’aeroporto di Genova.

“Si tratta di cani già collaudati”, spiega Sonia, “tutti appartenenti ai nostri volontari e già esperti di pet therapy, e comunque preventivamente selezionati dal nostro educatore cinofilo e facilmente individuabili, grazie alla pettorina identificativa con su scritto Pet Therapy”. Un progetto pilota, dunque, iniziato poco prima di Natale e della durata di tre mesi, precisamente fino al 23 marzo. Che probabilmente molto presto sarà riconfermato.

Un progetto da ripetere

“La gente ci fermava in continuazione, si avvicinava ai cani per accarezzarli e condividere con noi il loro entusiasmo, al punto che abbiamo dovuto aumentare i quattro zampe, tanta era la richiesta”, continua Sonia, che aggiunge: “Ci siamo posizionati in varie zone, agli arrivi al recupero valigie, alle partenze, in zona check-in. In tutto, a rotazione, siamo intervenuti con sedici cani, circa due volte a settimana. Per farci conoscere come associazione abbiamo anche allestito un nostro stand, abbiamo esposto locandine e distribuito brochure in diverse lingue. Il cane più richiesto? Rocky, un magnifico meticcio”. Insomma, non c’è nulla di più efficace per far passare lo stress che accarezzare un bel cane. E i passeggeri dell’aeroporto di Genova lo hanno dimostrato.

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