Portalo a casa dal canile, la tua città ti aiuta
Sempre più amministrazioni comunali, in Italia, stanno avviando progetti di sgravi fiscali e agevolazioni a fronte di adozioni di cani da canili. Ne abbiamo anche parlato in questo articolo. Ma vediamo altre iniziative analoghe e come si sta sviluppando la questione in tutta Italia…
Contributi finalizzati
Il Comune di Terni ha pubblicato un bando per il 2014 per la concessione dei contributi comunali finalizzati a incentivare l’adozione dei cani ricoverati presso il canile municipale di Colleluna. Un “bonus cibo” del valore di 150 euro per la durata di un anno solare ai primi dieci cittadini che avessero adottato un cane ospite della struttura comunale, per un totale di 7.500 euro, attraverso una graduatoria stilata in base all’ordine delle richieste pervenute e registrate dall’Ente. Ed è sempre di un anno la durata dell’incentivo finanziario erogato dal Comune di Rignano sull’Arno, in provincia di Firenze: 35 euro al mese (420 euro totali) per cani di età inferiore ai due anni; 45 euro al mese (540 euro totali) per tutti gli altri; 50 euro al mese (600 euro totali) più due visite veterinarie l’anno presso strutture scelte dal Comune per affidatari con età superiore ai 65 anni, o disabili, oppure per affidi plurimi, per un massimo di 3 cani. Uguali le modalità per il Comune di Pontassieve, sempre nella provincia di Firenze.
Rimborsi e incentivi
Ai primi due anni di adozione ci ha pensato il Comune di Santa Giusta, in provincia di Oristano, rimborsando fino a 250 euro all’anno per le spese veterinarie sostenute, regolarmente documentate. E anche Verrucchio, in provincia di Rimini, offre mille euro in due anni per le forniture alimentari. A un rimborso in tal senso ci pensa anche il Comune di Eboli (Salerno) che eroga all’affidatario che ne fa domanda un contributo economico a titolo di rimborso per l’acquisto pari a complessivi 360 euro per un massimo di tre anni, che viene elevato a 420 euro nel caso di anziani oltre i 65 anni o disabili. Fino a tre anni si spinge anche il Comune di Massa di Somma (Napoli) che primo offre 400 euro il primo anno e 300 euro i successivi due, più vaccinazioni e visite mediche periodiche gratis per 4 anni, consentendo alle casse comunali un risparmio economico di circa 5mila euro per il primo anno e 6500 euro all’anno nel biennio successivo. E di tre anni è anche l’incentivo del Comune di Santi Cosma e Damiano, in provincia di Latina, a titolo di compartecipazione alla spesa per il mantenimento: 500 euro per il primo anno, 400 euro per il secondo anno e 300 euro per il terzo anno, sempre previo parere favorevole dell’Asl veterinaria che controlla le condizioni di detenzione del cane.
L’offerta di un vitalizio
A offrire un vitalizio ci ha pensato, invece, lo scorso ottobre un comune catanese, San Giovanni La Punta. L’iniziativa è intitolata “Adotta un amico a 4 zampe” e la relativa delibera della Giunta Comunale recita: “Chi decide di adottare un cane custodito nel canile convenzionato con il comune di San Giovanni La Punta, in provincia di Catania, riceverà per tutta la vita dell’animale un contributo economico annuale”. L’obiettivo è anche in questo caso quello di incentivare sì le adozioni, alleggerendo il mantenimento dei cani stessi, ma anche di permettere un notevole risparmio all’amministrazione, prevenendo il sovraffollamento della struttura. Il contributo consiste in 500 euro per il primo anno di adozione, suddiviso in due rate semestrali, e 400 euro l’anno per tutta la durata di vita del cane. Tra i requisiti per essere un adottante doc, aver compiuto 18 anni, risiedere o essere domiciliati nel territorio del Comune di San Giovanni La Punta, garantire un adeguato trattamento all’animale, essere esenti da condanne penali per maltrattamento ed essere disponibili a visite post adozione da parte dell’ufficio comunale preposto ad accertare le buoni condizioni dell’animale.
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