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“Quattro Zampe ci ha portato fortuna”: parlano i campioni di Francia

di Redazione Quattrozampe

"Quattro Zampe ci ha portato fortuna": parlano i campioni di Francia

Tempo fa avete parlato di me e di Batistuta, Labrador di sette anni, quando eravamo stati selezionati dalla federazione di lavoro in acqua francese per partecipare alla finale del “Championnat de France 2015”, la più importante manifestazione di lavoro in acqua a livello Europeo. E abbiamo portato a casa il titolo di “Campione di Francia”! Il presidente della federazione francese, all’atto di darmi la coppa mi ha detto: “Sei venuto da lontano per scrivere un pezzetto di storia di questo sport…”.

PREMIATI ANCHE COME MIGLIOR RETRIEVER IN GARA

2In più, se già non fosse abbastanza, siamo stati premiati come miglior Retriever in gara ed è la prima volta che la coppa esce dai confini francesi e arriva in Italia. In sé il “Championnat” ha un peso specifico pazzesco, di più non si può vincere, questo è il massimo dei massimi, perché oltre al fatto di lavorare sull’oceano, si valuta il cane a 360 gradi, nuoto, lavoro a terra e tecnica.

È LA GARA Più IMPORTANTE SUL LAVORO IN ACQUA

Ma cominciamo dall’inizio. Ho 42 anni, sono un istruttore riconosciuto Enci e abito in provincia di Bergamo. Da vent’anni mi occupo di lavoro in acqua, inizialmente a livello operativo poi, via via, esclusivamente a livello sportivo. Siamo stati in Francia, oceano Atlantico, a La Rochelle, spiaggia di Chef de Baie. Domenica 24 maggio si è tenuta la finale del “Championnat de France 2015”, la gara più importante a livello di lavoro in acqua che si disputa in Europa. Eravamo reduci dalla finale dello scorso anno, dove siamo arrivati quarti e premiati come miglior Retriever in gara, e dal quinto posto dell’anno precedente. Basti pensare che alla finale accedono i migliori quindici cani iscritti alla federazione francese. Quest’ultima consta di quasi mille iscritti provenienti, oltre che dalla Francia, anche da Belgio, Germania, Lussemburgo, Olanda e Italia.

QUARTO GRADO FRANCESE

Per accedere alla finale bisogna che i cani abbiano superato il quarto grado francese, oppure che abbiano partecipato alla finale dell’anno prima, totalizzando almeno 90 punti, sui 120 a disposizione. Per far capire la difficoltà della competizione, quest’anno solo dodici cani hanno superato le selezioni e il giorno prima della gara due binomi si sono ritirati, per cui è stata una finale a dieci. In Francia e per il resto d’Europa è una gara importante. Presenti le più alte cariche della cinofilia francese, oltre a sponsor, radio, giornalisti e concorrenti con veri e propri gruppi di tifosi al seguito.

3IN GARA IO E BATISTUTA, UNICI ITALIANI

In gara noi, un binomio belga e otto francesi. La giornata è stata bellissima, ma condizionata dal vento e dalla marea che ci ha dato parecchio noia. Tre le prove da affrontare, il nuoto per trenta minuti in oceano aperto dietro al gommone, una prova di lavoro a terra e quattro esercizi da svolgere a cinquanta metri. Impossibile far immaginare le emozioni. Abbiamo curato tutto nei minimi particolari. Arrivati due giorni prima per acclimatarci, sotto controllo il peso, l’alimentazione e tutto il resto. Già dal mattino gran belle sensazioni, non so perché, ma ero molto tranquillo. Numero di pettorale 5, siamo andati in acqua verso le 12 con il sole che rifletteva a specchio sulle onde. Batistuta è stata bravissima.

GIUDICI ESIGENTISSIMI

4I giudici, uno per il nuoto e uno per il lavoro a terra e per gli esercizi, ci hanno detto: “Noi siamo qui per cercare il pelo nell’uovo. E se non c’è, aspettiamo che cresca. Ogni sbavatura, un doppio comando, un’esitazione… punti in meno”.

ECCELLENTE PROVA DI NUOTO

La nostra prova di nuoto è andata molto bene, un comando, il tuffo, una nuotata tranquilla, ma decisa, mai un cambio di direzione, mai un’esitazione. Al rientro dieci minuti di riposo e via con il lavoro a terra.

Un bellissimo prato tagliato di fresco, recintato. Prima prova condotta con guinzaglio, poi senza guinzaglio, richiamo del cane posto a trenta metri di distanza e un esercizio dove il cane viene messo in un punto e il conduttore si deve nascondere per un minuto. Nuoto 20 punti su 20, e lavoro a terra 17,50 su 20, punite due sbavature…

In acqua, quattro esercizi. Recuperare per il polso un figurante posto a 50 metri di distanza, col cane che parte da un gommone in mare; secondo, l’apporto di una cima da un gommone a un altro, sempre posto a 50 metri. Terzo, portare un salvagente a una persona in difficoltà messa a 50 metri dalla riva e riportarla indietro e, per finire, recuperare, prendendola per il polso, una persona sdraiata su un materassino posto a 50 metri da riva, e riportarla. Anche qui Batistuta ha fatto un lavorone, qualche sbavatura e un doppio comando che ho dovuto dare, ma alla fine la “ragazza” ha portato a casa 20/20 nei primi due esercizi, 18/20 nel terzo e 16/20 nel quarto. A conti fatti, 111,5 punti su 120 e titolo di “Campione di Francia” portato a casa! Poi, dopo la premiazione, non vi dico il delirio, foto, riprese, interviste, baci, abbracci.

RINGRAZIAMENTI

Devo dire “grazie” a due persone: Luana Fantini e Toni Fidanza del gruppo “Hollydays di Molteno” che in questi lunghi mesi di preparazione mi hanno supportato, sopportato, aiutato e a volte spronato a fare meglio. Un pezzo di questa coppa è anche loro.

 

di Claudio Cazzaniga

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