Salviamo il lupo Merlino
Salviamo il lupo Merlino, lo splendido esemplare ospitato da sei anni nel Parco nazionale dei Monti Sibillini, e gli animali selvatici dell’area protetta della provincia di Macerata, nelle Marche.
Tutti gravemente danneggiati dal terremoto che ha distrutto, a Castelsantangelo sul Nera, un museo didattico della riserva, le recinzioni e il Centro faunistico dove venivano ricoverati gli animali feriti – circa un centinaio quelli in cura tra cerbiatti, caprioli, aquile e lupi – e un museo didattico.
A lanciare l’appello a tutela degli animali selvatici, “vittime senza voce” del sisma del 30 ottobre, è Mauro Bassano, educatore cinofilo e studioso di lupi, nonché autore del libro “Il passo del lupo”, edito da La Nottola.
Faccia a faccia sui Monti Sibillini
Proprio Bassano, tempo fa, in esclusiva su Quattro Zampe, ci aveva raccontato il suo “faccia a faccia” col lupo Merlino, un esemplare recuperato in situazioni gravissime, affetto da rogna e in sottopeso alla tenera età di soli due mesi, mantenuto in forze e protetto all’interno del centro faunistico del Parco dei Monti Sibillini.
“Arrivati sul posto, mi misi in posizione e dopo qualche secondo di interminabile attesa Merlino mi degnò della sua presenza: mi trovai a pochi passi da un dio. Si fermò tutto attorno e i suoni della natura circostante che fino a pochi secondi prima sovrastavano il mio silenzio, sparirono”, racconta con emozione Bassano.
E ancora: “C’era solo lui, il suo trotto silenzioso. Non erano dei passi comuni, ma sembrava quasi galleggiasse sul terreno. Incrociai il suo sguardo, fu un incontro tra anime. Provai un timore reverenziale verso di lui, ma allo stesso momento non riuscii a staccare il mio sguardo dal suo. L’incontro durò solo quindici minuti, ma nella mia anima passò una vita”.
Da quel giorno Bassano si sentì in obbligo di portare avanti un’opera di divulgazione e corretta educazione della società verso il lupo, perché noi uomini abbiamo un debito nei suoi confronti, abbiamo fatto troppo male a lui e alla natura.
Animali scappati, feriti e morti
E adesso, a causa del terremoto, sottolinea l’animalista romano, alcuni animali selvatici sono scappati via, molti sono morti, e altri feriti stanno morendo ora perché, con le strade e i sentieri ancora chiusi, è impossibile l’approvvigionamento di cibo per gli esemplari in difficoltà o in semicattività.
Merlino è un lupo che vive da sei anni in semicattività nel Parco, dopo esser stato recuperato quando aveva pochi mesi di vita.
“Se lasciato in libertà”, continua Bassano, “è improbabile che Merlino possa essere accettato dal gruppo, e ogni giorno ha un fabbisogno alimentare di circa tre chili di carne”.
Sui Sibillini, sottolinea l’animalista, “c’è il patrimonio genetico del lupo italiano, più piccolo rispetto alle altre specie. E il Centro faunistico dovrebbe continuare a essere una struttura culturale per farci comprendere che avvicinarsi alla natura – contatto che in molti abbiamo perso – non è un pericolo. Per ricostruire questa funzione ci vogliono fondi e risorse umane. Innanzitutto servono forze per liberare sentieri e passaggi e poi ricostruire le strutture”.
Raccolta fondi l’8 maggio a Roma per il Centro Faunistico
Bassano promuoverà a Roma l’8 maggio, al suo centro cinofilo Dog Village una raccolta fondi per il Centro faunistico con tre animalisti-testimonial: l’ex calciatore Roberto Pruzzo, “mitica’ maglia numero 9 della Roma, il biologo Wwf Francesco Petretti e l’attrice Loredana Cannata.
A cura di Maria Paola Gianni
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© Riproduzione riservata.