Schierati con i professionisti della Guardia Forestale
“Giù le mani dalla Forestale, non vogliamo essere i nuovi agnelli sacrificali”. Lo scorso fine marzo, a Roma, rappresentanze sindacali (Ugl, Snf, Cisl, Cgil, Uil, Unione Piloti Forestale),personale del Corpo forestale, associazioni ambientaliste, parlamentari e semplici cittadini hanno manifestato davanti a Camera e Senato per protestare contro il disegno di legge sulla Pubblica Amministrazione (ddl Madia) che prevede l’accorpamento del Corpo forestale ad altre forze di polizia. “Non c’è chiarezza sul progetto del governo che prevede lo smembramento di un corpo di circa duecento anni che si è sempre occupato dell’ambiente, della natura, degli animali e della biodiversità”, denuncia Fulvio Mamone Capria, presidente della Lipu. “Abbiamo paura che questo governo in materia ambientale stia facendo dei grossissimi passi indietro”, aggiunge Mamone Capria, “sopprimere la Forestale, trasferirla alla Polizia di Stato rischia di fare diventare gli uomini con le divise grigio-verdi dei soggetti da ordine pubblico o da mandare negli stadi, mentre noi vogliamo che continuino a fare la lotta alla “Terra dei Fuochi”, alla contraffazione agroalimentare, a quel bracconaggio che rende l’Italia un paese europeo inaccettabile da punto di vista della salvaguardia della fauna selvatica”.
LAV: l’Italia ha bisogno della forestale
“L’Italia ha bisogno del Corpo forestale dello Stato”, hanno ribadito i rappresentanti della Lav. Sulla stessa posizione anche il Wwf: “L’accorpamento della Forestale alla Polizia non taglia i costi e non aumenta l’efficienza. Non è solo un corpo di polizia, cioè di repressione dei reati ambientali, perché oltre a questa funzione opera nei campi della gestione delle aree naturali protette, della prevenzione anti-incendio, dell’educazione ambientale e della ricerca scientifica”. Secondo il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza, “appare francamente contraddittorio che, nel momento in cui il Parlamento si accinge finalmente ad approvare il Ddl che introduce i delitti ambientali nel codice penale, il Governo decida di smantellare uno dei principali strumenti di contrasto degli ecoreati”.
a cura di Maria Paola Gianni – foto Archivio Corpo Forestale dello Stato
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