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Sai cos’è lo “snoot challenge”? Prova anche tu la sfida del momento!

di Claudia Ferronato

snoot challenge

Lo “snoot challenge” è contagioso e divertente.
E rappresenta un bel momento da condividere con il proprio pet.
Per chi non fosse pratico di Social Media, possiamo anticipare che su Instagram sono presenti più di 12000 video.
E si parla già da tempo di “snoot challenge” mania.

snoot challenge

Ma cos’è lo snoot challenge?

In pratica si tratta di una sfida dilagata anche su YouTube, dove le visualizzazioni dei video più spassosi hanno diversi milioni di visualizzazioni.
L’hashtag #snootchallenge contraddistingue questo gioco dilagante e virale ed è sempre più utilizzato, da ogni parte del mondo.
I protagonisti sono gli animali da compagnia, soprattutto i cani.
Esistono però filmati in cui la star è un gatto, un pappagallo, un porcellino d’India oppure un maiale.

snoot challenge

Mani a forma di cerchio, triangolo e cuore.

Non esistono distinzioni di razze, tipi e taglie perché, alla fine, basta che il pet infili il proprio naso, che in slang si dice snoot, nel buco.
No, non si tratta di ciambelle, ma di persone che utilizzano le mani per formare un cerchio, oppure un triangolo o, ancora, un cuoricino.
A questo punto si filmano le prove e i successi, ma anche i tentativi andati a vuoto.
Ogni animale ha un espressione differente e si comporta in modo diverso.
Chi tira fuori la lingua, chi mordicchia le dita, chi infila il naso rapidamente, chi ci sta comodo e quasi si addormenta tra le dita delle persone.
Una sfida spassosa, senza dubbio, dai risultati spesso esilaranti, “epic fail” (fallimenti) inclusi.
Alcuni pet sembrano nati per farlo, soprattutto i cani, altri non capiscono proprio dove sia tutto questo divertimento.
Certi richiedono giorni di allenamento e premietti, altri sono dei veri e propri campioni nati dello snoot challenge.

Una sfida utile

Ma questo non è tutto, perché i veterinari hanno sottolineato il fatto che partecipare a questa sfida e continuare il gioco può rappresentare un momento positivo ma anche un aiuto concreto.
Per esempio per abituarsi a indossare la museruola oppure per sopportare meglio il cono post-operazione.
Naturalmente, per giocare con il proprio cane non bisogna assolutamente utilizzare metodi coercitivi.
Se l’animale appare a disagio, non è il caso di insistere.

di Claudia Ferronato

 

 

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