Unità cinofile: i poliziotti a quattro zampe

I cani delle unità cinofile sono eroi dal cuore grande, addestrati per aiutare l’Uomo in sistuazioni difficili. Spesso si tratta di pastori tedeschi, addestrati per trovare resti umani o tracce di sangue. Un aiuto importante. Altre volte si tratta di cani di vario tipo, che magari vengono impiegati in situazioni di emergenza, calamità naturali, disastri. I cani che collaborano con la polizia, però, sono veri e propri detective, che setacciano la scena di un presunto crimine e che aiutano gli investigatori a raccogliere prove e ricostruire dinamiche. Recenemtene, nel corso di un convegno sulle unità cinofile, è stato illustrato il modo in cui questi amici vengono impiegati e l’importanza che spesso ricoprono nella risoluzione di vicende spesso oscure.

Un caso misterioso

Uno dei casi più clamorosi a dimostrazione del valore di questi nostri amici è quello avvenuto nel 2014. In quell’occasione un cane delle unità cinofile ha ritrovato il corpo di una giovane donna, assassinata dal marito a Ivrea. Lei si chiamava Florica Bocu e la sua scomparsa era stata denunciata proprio dal marito, di professione macellaio. L’uomo, dopo qualche mese, si è suicidato, ma intanto le tracce di Florica si erano perse. E il caso poteva rimanere misterioso e irrisolto e la povera Florica, che nel frattempo era stata uccisa, avrebbe potuto scomparire nel nulla.

Unità cinofile: un aiuto importante

Per fortuna sono arrivati Orso e Dogan, due cani delle unità cinofile, che sono riusciti a captare tracce di Florica che li hanno portati nello scantinato della coppia. Qui gli investigatori hanno trovato i suoi resti, sepolti sotto il pavimento. L’uomo aveva cercato di occultarli e ci sarebbe anche riuscito se il fiuto dei due cani non li avesse portati a quei poveri resti.

A raccontare questa terribile storia è stato Gianluigi Brocca, dirigente del commissariato di Ivrea, che ha anche detto come in ben cinque casi sui cinquanta della sua dirigenza, risultati importanti si sono avuti grazie ai cani.