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Una palla di pelo chiamata Cincillà

di Redazione Quattrozampe

cincilla grigio

Tutte le caratteristiche distintive del cincillà: un piccolo roditore dal grande fascino tutto da scoprire

Cosa sapere prima di prendere un cincillà? Il nome originario del cincillà è Chinchillà Laniger e trova le proprie radici tra le vette delle Ande. In Perù, Argentina e Cile, questo buffo animaletto peloso è famoso per la sua longevità, caratteristica che gli ha attribuito solo recentemente la fama di ottimo animale da compagnia. In passato invece, questi teneri Istricomorfi, roditori simili a scoiattoli, erano facili prede per i produttori di pellicce, tanto da rischiare l’estinzione. Oggi vivono tranquillamente oltre i quindici anni.

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Sebbene viva a lungo e sia di indole fondamentalmente buona, il cincillà non è poi così facilmente addomesticabile, richiedendo molte attenzioni e cure a causa della fragilità derivante dalla taglia minuscola e la tendenza ad ammalarsi. Chiunque scelga di allevarlo in casa propria come un animale domestico, non potrà dunque ignorare le sue esigenze.

Un animale sociale

cincillà bianco

Trattandosi di una specie abbastanza socievole, deve poter uscire dalla gabbietta almeno una volta al giorno e se possibile, trascorrere almeno un’ora in compagnia dei padroni. La scelta ideale resta comunque quella di farli vivere in coppia. Poiché tende a riprodursi a sole sei/otto settimane di vita, è sempre meglio separare da subito i maschi dalle femmine. In particolare non andranno accoppiati i cincillà bianchi con i black velvet, in quanto portatori di geni letali.

Caratteristiche del cincillà

Un batuffolo di pelo di circa mezzo chilo, disponibile in varie colorazioni. Sembrerebbe la pubblicità di un peluche, che poco si discosta dall’effetto che i cincillà in genere producono sui loro genitori adottivi, sia adulti che bambini.

La sua pelliccia può essere bianca, color crema, nera o grigia, ma a differenza di altre razze non è il tratto distintivo che consente di distinguere il genere sessuale. Le femmine tendono ad essere più grandi dei maschi, ma la vera differenza la fanno gli organi genitali.

La principale caratteristica di questo roditore riguarda proprio il suo manto. Come strategia anti predatoria infatti, se strattonato, può perdere anche integralmente il pelo, che impiegherà diversi mesi a ricrescere.

Il cincillà vive bene a temperature fredde, non superiori ai 20 gradi  e con tassi di umidità minimi.

Alimentazione

I roditori delle Ande si nutrono principalmente di fibre, quali erba, fieno, frutta e verdure. Tuttavia è severamente sconsigliato somministrargli frutta secca a guscio, cereali, patate, pomodori e melanzane, tutti alimenti controindicati, che potrebbero provocargli diarrea ed altre complicazioni.

Patologie 

Il cincillà nel corso della sua lunga vita, può essere soggetto ad alcuni disturbi. E’ possibile annoverare tra i più frequenti:

  • malocclusione dentale
  • micosi
  • diarrea e giardia
  • problematiche respiratorie
  • prolasso rettale

Ogni cincillà è un individuo unico, è necessario quindi adattare le cure in base alle sue esigenze specifiche. Consultare sempre un veterinario esperto per ricevere ulteriori consigli e assistenza è la scelta migliore da fare, tenendo in considerazione alcuni ulteriori accorgimenti.

Cura dentale: i denti del cincillà crescono continuamente. È bene assicurarsi che abbia accesso a oggetti da rosicchiare sicuri, come rami di albero non trattati o giocattoli appositi, per mantenere i denti sani e corti.

Ambiente stimolante: è importante fornirgli un’ampia gabbia in cui il cincillà possa muoversi liberamente. Aggiungere nascondigli, piattaforme e giocattoli per stimolare la sua curiosità e prevenire l’insorgere della noia è consigliato.

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