Coniglio nano: un amico speciale
Il coniglio nano è un ottimo animale da compagnia: docile, socievole, si affeziona molto ai proprietari e può convivere tranquillamente con i cani, ma soprattutto con i gatti, specie se i due animali sono allevati insieme fin da cuccioli.
In genere urina e defeca sempre nello stesso posto o in due o tre posti precisi, si può, quindi, abituarlo a “fare i propri bisogni” in una cassetta igienica come per il gatto. Le razze più diffuse in commercio sono: pelo raso, pelo lungo, testa di leone e ariete.
Quando diventa adulto…
La maturità sessuale viene raggiunta a 4-5 mesi nella femmina e a 6-8 nel maschio, ma ci possono essere soggetti più precoci. I conigli possono a questo punto marcare il proprio territorio con spruzzi di urina e diventare anche più aggressivi (soprattutto i maschi) anche verso i proprietari.
Per evitare tutto ciò si può castrare l’animale, utile, nella femmina, anche per prevenire eventuali infezioni e tumori dell’utero. La gravidanza dura circa 30 giorni.
Il peso da adulti varia tra i 2 e i 5 chili.
Il coniglio non è un roditore, bensì un lagomorfo (2 paia di incisivi superiori anziché 1) e i suoi denti sono a crescita continua. Si consiglia di controllare sempre la crescita e la giusta usura dei denti tramite il veterinario di fiducia, perché problemi di diarrea, inappetenza e debolezza generale possono in realtà essere la spia di una malocclusione o di eccessiva crescita dentaria.
È erbivoro, occhio ai mix e ai bocconcini
Il coniglio è strettamente erbivoro. Consigli: evitare assolutamente i mix per conigli venduti nei supermercati, specie se contengono semi di girasole, mais e fioccati: fermentano nell’intestino e causano diarrea!
Ed evitare pane, biscotti e crackers, se non come bocconcini occasionali.
Dieta ideale per il coniglio nano
La dieta ideale per un coniglietto nano deve basarsi su:
- fieno di buona qualità (erba medica o prato poli ta)
- mangime pellettato con almeno il 15-25% di fibra (ottima la marca “Bunny”)
- verdure fresche di qualsiasi tipo, (spinaci e cavoli con moderazione, la lattuga può dare diarrea) ben
- lavate ma mai bagnate o fredde
- una piccola parte di frutta (2 o 3 volte alla settimana)
- ogni tanto, un po’ di yogurt alla frutta
- acqua fresca sempre a disposizione tramite un beverino a goccia
Al fine di recuperare completamente le sostanze contenute negli alimenti, il coniglio pratica la cecotrofia: ciò vuol dire che il cibo transita una prima volta nel suo apparato digerente e viene espulso in forma di feci morbide e spesso coperte di muco, che sono in realtà ricche di vitamine del gruppo B, ora batterica intestinale ed altri principi nutritivi. Queste prime feci, chiamate appunto cecotrofo, vengono di nuovo ingerite dal nostro amico per recuperare le sostanze suddette, e vengono poi espulse come scibale secche (“palline”).
Vita in casa
La gabbietta per il piccolo amico deve essere sufficientemente spaziosa da potergli permettere di alzarsi in piedi sulle zampine posteriori e deve contenere una piccola casetta, anche di cartone, che faccia da rifugio per i momenti in cui non “vuole essere disturbato”.
Come lettiera vanno bene paglia, trucioli o granulato, evitare la sabbietta per il gatto (abrasiva per le zampine delicate) e le segature di conifere (soprattutto cedro) che possono dare intossicazioni a causa della resina in esse contenuta. Ottimi anche i giornali.
Anche libero di girare…
Meglio comunque lasciare il coniglietto libero di girare per casa almeno per qualche ora, avendo cura, però, di sorvegliarlo, perché potrebbe rosicchiare mobili, tappeti o, peggio ancora, cavi elettrici, con il rischio di restare folgorato!
La temperatura ideale è di circa 20-22°C con un’umidità relativa del 60%. In ogni caso sopporta meglio il freddo del caldo (può soffrire di colpi di calore), purché si evitino le correnti d’aria e i bruschi cambi di temperatura.
Nella gabbietta si possono lasciare legnetti di vite da rosicchiare, utili anche per mantenere la giusta usura dei denti, ed eventualmente tubi di cartone (es. quello della carta igienica) col quale il piccolo animale potrà giocare.
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A cura di Gianpiero Nieddu – Esperto di animali da compagnia non convenzionali per l’Ordine dei Veterinari della Provincia di Milano
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