Le 10 punizioni per chi maltratta
Ci sono 10 casi “tipici” di maltrattamento, previsti dalla Legge Italiana. Eccoli elencati e, di fianco, le sanzioni a cui vanno incontro i responsabili.
- Chi uccide un animale rischia la reclusione da 3 a 18 mesi
- Chi maltratta un animale rischia la reclusione da 3 mesi a 1 anno e una multa da 3mila a 15mila euro
- Chi somministra sostanze stupefacenti agli animali o li sottopone a trattamenti che causano danni alla loro salute rischia la reclusione da 3 mesi a 1 anno e una multa da 3mila a 15mila euro
- Chi organizza o promuove spettacoli o manifestazioni che comportano sevizie per gli animali è punito con la reclusione da 4 mesi a 2 anni e con la multa da 3mila a 15mila euro; tale pena è aumentata fino alla metà se le manifestazioni sono esercitate in relazione a scommesse clandestine o se ne deriva la morte dell’animale
- Chi promuove, organizza o dirige combattimenti o competizioni non autorizzate tra animali, con pericolo per la loro integrità fisica, rischia la reclusione da 1 a 3 anni e la multa da 50mila a 160mila euro. Tale pena è aumentata fino alla metà se le attività sono compiute in concorso con minorenni o persone armate, se sono promosse tramite video, riproduzioni o altro materiale contenente scene dei combattimenti o delle competizioni e se vi è la ripresa o la registrazione delle stesse
- Chi addestra gli animali destinati ai combattimenti è punito con la reclusione da 3 mesi a 2 anni e con la multa da 5mila a 30mila euro
- Chi abbandona animali domestici o comunque abituati alla cattività e chi li mantiene in condizioni incompatibili con la loro natura rischia l’arresto sino a 1 anno o l’ammenda da 1.000 a 10mila euro
- Vanno ricordate anche le normative regionali e comunali, che prevedono a livello locale ulteriori restrizioni o disposizioni per quanto riguarda la detenzione di animali di affezione, al fine di assicurare il loro benessere
- Dal 2010 il Codice della Strada (art.189, comma 9 bis) stabilisce l’obbligo per chi causa un incidente, o comunque ne rimane coinvolto, di intervenire per soccorrere gli animali eventualmente feriti, e prevede sanzioni amministrative per chi trasgredisce
- Per quanto riguarda il coinvolgimento di animali in atti sessuali, non esiste una specifica normativa e quindi viene fatto rientrare nei reati di maltrattamento e detenzione in condizioni incompatibili con la loro natura (artt. 544 ter e 727 codice penale).
Nel numero di febbraio del nostro giornale abbiamo trattato ampiamente l’argomento dei maltrattamenti verso gli animali.
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