Muore il cane? È un danno morale
Il Tribunale di Novara riconosce piena tutela costituzionale al rapporto uomo-cane. È una svolta positiva nel panorama della giurisprudenza
In occasione della giornata internazionale del cane, celebrata il 26 agosto scorso, il Tribunale di Novara con sentenza n. 191/2020 riconosce al proprietario di un cane rimasto ucciso da un altro cane, non solo il risarcimento per danno patrimoniale, ma anche quello per danno morale. La pronuncia piemontese si pone in netto contrasto con la giurisprudenza maggioritaria che nega l’esistenza dei presupposti stessi per ottenere un risarcimento di tipo morale dalla morte di un animale d’affezione, in quanto “la morte di un cane non costituisce lesione di alcun valore della persona costituzionalmente protetto” (per citarne una delle tante, tra le più recenti, sentenza n. 347- 2019 Tribunale Rieti).
Rapporto uomo-animale e diritti inviolabili della persona
Il dibattito giurisprudenziale ruota principalmente intorno a una questione: il rapporto uomo-animale può essere ricompreso nella schiera dei diritti inviolabili della persona riconosciuti dalla Costituzione?…
Articolo pubblicato su Quattro Zampe novembre 2020
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