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Se trovo un cane cosa devo fare?

di Redazione Quattrozampe

se trovo un cane cosa devo fare

A molti di noi sarà capitato di trovare un cane per strada, perché smarrito o abbandonato, e accoglierlo nella nostra casa. Sicuramente è un gesto nobile, umano ed esemplare, ma vediamo come comportarci, secondo la legge, quando ci imbattiamo in un trovatello, per garantire, prima di tutto, il suo salvataggio nel migliore dei modi.

Verificare targa identificativa

La prima cosa da fare quando troviamo un quattro zampe è quella di verificare se è dotato di collare con targhetta identificativa per contattare il numero segnato. Se non provvisto, sarà necessario leggere il microchip tramite la polizia locale, un veterinario o le guardie eco-zoofile dotate di specifico apparecchio di lettura.

Polizia locale competente

È bene sapere, anzitutto, che la polizia locale è competente, in ambito urbano, della tutela degli animali d’affezione e, pertanto, in caso di smarrimento o ritrovamento di un cane, è opportuno contattare il relativo numero telefonico per chiedere l’intervento, nonché se il cane sia stato già cercato dalla famiglia.

Custodia in canile e affido a privati o associazioni

Ancora, secondo le disposizioni regionali – mediante specifiche leggi sulla tutela del benessere animale – in caso di rinvenimento di un cane “vagante” da parte dell’autorità pubblica, se lo stesso è privo di microchip o il proprietario è irreperibile, deve essere custodito nel canile “sanitario” del comune, al fine di provvedere con l’identificazione e gli adempimenti sanitari necessari. Solitamente, a seconda della disposizione regionale, la custodia si protrae per una decina di giorni e, successivamente, se il povero cane continua a essere non “reclamato”, viene ospitato presso il canile “rifugio” del comune competente. Sempre in base alle singole norme regionali, l’animale ivi custodito può essere affidato anche temporaneamente e, successivamente anche in via definitiva, a privati o associazioni protezionistiche che ne facciano richiesta.

E se dopo l’adozione spunta il primo proprietario?

Ma cosa succede se accogliamo in casa nostra un trovatello e l’effettivo proprietario si fa vivo dopo parecchio tempo, nonostante sapesse dove si trovava l’animale? Questo è un caso reale che anni fa si è verificato nel nostro Paese e che è stato portato davanti al giudice penale, per denuncia da parte del “vecchio” proprietario. A questo proposito, la Corte di Cassazione ha statuito che non si considera reato di “appropriazione di cose smarrite” (trasformato con decreto n. 7\2016 in illecito civile con sanzione pecuniaria fino a 8mila euro), il ritrovamento per strada di un animale, nel caso di specie di un Boxer, del quale si rinviene successivamente il proprietario.

Il cane, infatti, secondo i giudici, non può essere considerato una cosa mobile e, soprattutto, chi lo aveva reclamato ne aveva richiesto la restituzione troppo tardi rispetto al momento in cui aveva scoperto l’indirizzo della nuova casa dove si trovava l’animale. Per legge, infatti, il termine entro cui reclamare la proprietà di un animale smarrito, secondo il codice civile, è di venti giorni dalla scoperta del luogo in cui lo stesso si trova. La “vecchia” proprietaria, pur essendo a conoscenza dell’indirizzo della casa del Boxer, non si era attivata tempestivamente, ma soltanto tempo dopo. Nessun reato di appropriazione, quindi, per chi ha provveduto a salvare e accogliere in casa il cane trovatello.

Targhetta e microchip, sempre

Il consiglio pratico e legale per chiunque detiene un cane è quello di munirlo di microchip, come imposto da normativa comunitaria, nazionale e regionale, nonché dotarlo di “targhetta” di riconoscimento  contenente nome del quadrupede e numero di telefono del proprietario. Sicuramente, in caso di smarrimento, risulta più veloce rintracciare la famiglia del trovatello e assicuragli la felicità del rientro a casa.

Se c’è pericolo, chiamare la polizia

Avendo analizzato questo argomento, approfittiamo per ricordare che, quando si trova un cane vagante in una situazione di pericolo come, per esempio, in mezzo alla strada, risulta necessario contattare subito la Polizia di Stato per chiedere l’immediato soccorso, tramite l’autorità di zona, e tutelare la vita del cane come delle persone : una buona percentuale di incidenti stradali avviene per la presenza, in strada, di animali vaganti perché abbandonati.

E se trovo un gatto?

È bene sapere che esiste l’anagrafe felina anche se non obbligatoria come per i cani (salvo casi particolari come l’espatrio), di sicuro consigliata. Diversi, infatti, sono i litigi per un felino conteso e, per tale motivo, si consiglia di microchipparlo. Anche i gatti appartenenti a una colonia felina sono identificati e, per tale motivo, se si trova un micio, oltre che provvedere alle relative cure, è opportuno informarsi, prima di una adozione, se esiste già una famiglia o sia un gatto di colonia.

Di Claudia Taccani Avvocato e responsabile Sportello legale Oipa

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