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No al cane-guida: multa salata

di Claudia Ferronato

cane-guida

Napoli: i titolari del celebre Caffè Gambrinus si sono visti recapitare una multa particolarmente sostanziosa, pari a 883 euro. Il motivo? Non hanno consentito l’accesso al locale al cane-guida che accompagnava una cliente ipovedente. Non sono bastati collare, guinzaglio e museruola, l’ingresso è stato negato. Nel verbale della Polizia Municipale è stato riscontrato il mancato rispetto per la legge che regola il comportamento nei confronti degli animali addestrati ad accompagnare i disabili. Si tratta della legge n.34/1974 in cui si dice che il cane guida di accompagnamento a un disabile può entrare in qualsiasi esercizio aperto al pubblico.
Discriminare un non vedente perché è accompagnato da un cane-guida è punibile dalla legge.

Solo uno spiacevole equivoco?

La famiglia che possiede lo storico locale sostiene, da parte sua, che si tratti solo di un equivoco.
Pare, a loro dire, che chi ha accolto la cliente accompagnata dal cane non si fosse accorto che di fronte a lui c’era una persona disabile. E che, nello scusarsi, non sia riuscito a chiarire l’incomprensione e ad evitare che la signora contattasse immediatamente la Polizia Locale. Nel locale, in ogni caso, l’accesso ai cani per i disabili è permesso solo in alcune sale, non in tutte. Gli altri cani, invece, devono restare fuori.
La gestione del Gambrinus è attiva in città nel sostegno ad iniziative a favore dei disabili e si dice interessata a valutare il ricorso. I titolari si dicono comunque disponibili a incontrare la mancata cliente per chiarire la faccenda davanti a un buon caffè.

di Claudia Ferronato

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