Adottare un furetto: ecco come sceglierlo
Quando decidiamo di accogliere un furetto nella nostra famiglia, le cose a cui prestare massima attenzione sono principalmente queste. L’aspetto estetico non è importante.
Comprarlo o adottarlo? Nel primo caso, sicuramente, si avrà a che fare con un soggetto più giovane, di certo più irruente. Dopo l’anno di vita, infatti, il furetto è meno incline a cacciarsi in situazioni pericolose e il suo carattere è per lo più formato. Man mano che avanzano gli anni tende a diventare più tranquillo e si affeziona comunque al nuovo proprietario senza molti problemi. È ovvio che più si va in là con l’età, minori sono le prospettive di vita e maggiori le possibilità che compaiano i problemi di salute legati alla vecchiaia.
Adozione o acquisto
Esistono dunque delle associazioni che si occupa no di adozioni di furetti abbandonati o da ricollocare. Nel caso in cui si conosca il vecchio proprietario, è bene farsi lasciare un libretto sanitario o raccogliere tutte le informazioni del caso: vaccinazioni, sterilizzazione, problemi medici, terapie.
Se si opta per l’acquisto occorre stare attenti a diversi aspetti. Nei negozi è possibile trovare animali che provengono dagli allevamenti intensivi degli Stati Uniti e dell’Europa Settentrionale e che vengono commercializzati molto giovani e solitamente già sterilizzati (con un certificato che lo attesti) e con le sacche anali asportate per evitare l’odore molto forte. Attenzione però, perché entrambi gli interventi possono risultare pericolosi se mal praticati.
Sacculectomia e sterilizzazione
La sacculectomia (asportazione delle sacche anali) è una pratica inutile (a meno che non si sia in presenza di infezioni croniche o tumori). Un tempo veniva praticata perché si pensava che eliminasse il problema dell’intenso odore di selvatico che il furetto, sia maschio che femmina, emana. In realtà non è da lì che dipende il “problema”, ma dalla sua pelle ricca di ghiandole sebacee la cui attività dipende dall’azione degli ormoni sessuali. L’unico rimedio, è dunque la sterilizzazione. Tuttavia anche a quest’ultima bisogna fare attenzione, poiché ad essa è in parte legata una malattia surrenalica, l’iperadrenocorticismo. Si tratta di un ingrossamento delle ghiandole surrenali, cui consegue un’eccessiva produzione di ormoni sessuali che nel tempo può causare la formazione di un adenoma (tumore benigno), il quale, se trascurato, può trasformarsi in adenocarcinoma (maligno). È dimostrato che furetti sterilizzati in età precoce siano più predisposti alla malattia e che praticare la sterilizzazione in età più avanzata diminuisca proporzionalmente le probabilità di ammalarsi, ma non le elimina comunque del tutto.
L’unica prevenzione consiste, quindi, nel ritardare la sterilizzazione che va comunque praticata per evitare, oltre al forte odore sgradevole, altre complicazioni alle quali il furetto intero andrebbe incontro: l’iperestrogenismo nella femmina, la cui conseguenza è un’anemia letale; l’aggressività nel maschio, che lo renderebbe inadatto alla vita domestica.
Salute e comportamento
Come scegliere il furetto “giusto”? Lasciando da parte il lato estetico, le considerazioni da fare sono di carattere sanitario e comportamentale. Il furetto, qualunque sia la sua provenienza, dev’essere sano e docile, ma non eccessivamente timoroso; vivace, giocherellone e curioso, non mordace quando lo si prende in mano e desideroso di esplorare l’ambiente esterno alla gabbia. Il carattere ha una componente genetica: genitori di indole aggressiva potrebbero dar vita a furetti inclini a questo problema (tenendo in considerazione che soggetti interi sono mediamente più aggressivi di quelli sterilizzati).
Il pelo, poi, dev’essere lucido, senza croste o aree prive di pelo, e gli occhi lucidi e attenti, senza croste o muco, anche intorno al naso. I denti devono essere bianchi e regolari, non storti, rotti o macchiati, e le gengive rosa. Il corpo non deve presentare noduli o tumefazioni o essere eccessivamente magro. Le feci devono essere ben formate e, se in una gabbia con piùsoggetti si notano feci diarroiche, è il caso di escludere l’intero gruppo dalla nostra scelta.
Colore e carattere
Prestando attenzione al colore, consideriamo che il furetto panda, con la testa bianca, e blaze, con una striscia bianca sulla testa, può essere portatore di un gene che causa sordità. Per il resto, maschio o femmina è praticamente indifferente: entrambi vanno comunque sterilizzati e non vi sono differenze caratteriali che dipendano dal sesso, se non quelle individuali riferite alla personalità
Di Federica Forte (Riproduzione vietata)
Foto Shutterstock
© Riproduzione riservata.