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Adottare una cavia: i passi da seguire

di Redazione Quattrozampe

cavia

Abbiamo deciso di adottare una cavia, ma non sappiamo bene da dove cominciare e come scegliere il soggetto più adatto a noi. Maschio o femmina? A pelo lungo o a pelo corto? Adulto o cucciolo? Innanzitutto la prima cosa da considerare è che accudire una cavia o accudirne due comporta lo stesso impegno. Quindi, considerando anche il fatto che si tratta di un animale sociale e che ha quasi un bisogno fisiologico della presenza di un suo simile, se non possiamo dedicare molto tempo a un singolo soggetto, è preferibile accoglierne due in modo che si facciano compagnia tra loro.

Adottare una cavia: gli elementi da valutare

Maschi e femmine sono caratterialmente molto simili tra loro. Le uniche differenze riguardano la taglia, leggermente più grande nei primi, e il forte odore che il maschio emette dalle ghiandole presenti nella zona genitale, problema che può essere risolto con la sterilizzazione. In questo caso, tenere due cavie di sesso opposto non comporterà alcun problema. Ma, se almeno uno dei due non è sterilizzato, sarà meglio optare per due soggetti dello stesso sesso, poiché le capacità riproduttive di questi animali sono molto spiccate. Attenzione comunque a due maschi interi in presenza di una femmina nei dintorni: anche se cresciuti insieme sin da piccoli, infatti, si attaccherebbero senza alcuna esitazione

Colore e tipo di mantello dipendono esclusivamente dai nostri gusti soggettivi. In particolare, il colore è assolutamente ininfluente sulla scelta, mentre il pelo lungo richiede un po’ più di tempo a disposizione per essere spazzolato.

Attenzione, invece, all’età. Cavie giovani di 5-6 settimane non rischiano di essere gravide come potrebbero esserlo femmine più anziane se alloggiate insieme ai maschi. La taglia più o meno ridotta dovrebbe rivelare se si tratta di soggetti adulti oppure no.

Quando è in salute

In ogni caso la scelta del nostro piccolo amico va fatta in maniera ponderata e non solo perché ci piace il colore o il tipo di mantello, ma soprattutto verificando il suo stato di salute per evitare spiacevoli situazioni post adozione. Una cavia sana è vivace e all’erta, attenta a quello che le sta intorno.

Il suo mantello è uniforme e senza croste, pulito e folto. La parte inferiore delle zampe, priva di peli, dev’essere rosata e senza croste così come la superficie inferiore e le unghie. Infine, prendiamo sempre in mano la cavia che vogliamo adottare e verifichiamo che non sia così magra da sentire sporgere le ossa o da avere i fianchi infossati. Facciamo attenzione, inoltre, che nel gruppo di animali non ci siano comunque soggetti che appaiono ammalati o che la gabbia sia in condizioni igieniche accettabili.

Attenzione alle sorprese

Per prenderla in braccio basterà circondare il torace con una mano e con l’altra sostenerla da dietro. La cavia non ama essere sollevata, quindi attenzione ai movimenti bruschi. Una volta scelta la nostra piccola amica sarà bene portarla a fare una visita di controllo dal veterinario, anche se non sono necessarie vaccinazioni. Non serve lavarla, al massimo spazzolarla se è a pelo lungo. Importante è, invece, tenere regolate le unghie che possono crescere ritorte e creare problemi alle zampe. Sarà il veterinario a mostrare come eseguire questa semplice operazione che potremo fare da soli a casa.

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Una cavia potrebbe essere malata se:
■ è troppo magra
■ la superficie inferiore degli arti è arrossata, con croste o tumefazioni
■ la parte inferiore delle zampe è arrossata o con croste
■ le unghie presentano anomalie
■ gli occhi presentano croste o scoli
■ la zona anale è imbrattata di feci
■ nella gabbia sono presenti feci diarroiche

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Di Federica Forte (Riproduzione vietata)

© Riproduzione riservata.