Degu: due è meglio di uno
Il degu (nome scientifico “Octodon degus”) è un roditore diurno originario dell’America Latina. Vive a una altitudine di 500 – 1200 metri: il suo habitat naturale sono le montagne scoscese e boscose del versante cileno delle Ande. Preferisce le zone subtropicali calde umide e temperate del centro America. In natura vive in media tre anni, mentre in cattività può raggiungere i dodici anni. Il suo corpicino è lungo 12-19 cm, più 12 cm di coda: le femmine sono più piccole, pesano 170-200 grammi contro i 300-500 grammi dei maschi. Non è facile distinguere i sessi, maschi e femmine hanno organi genitali simili, i testicoli sono ritenuti in addome, meglio chiedere aiuto a un veterinario.
Il degu e l’uomo
Una volta accolto un degu in casa (meglio prenderne due, così si tengono compagnia) dovremmo trascorrere almeno un’ora al giorno con lui per mantenere il contatto e la confidenza con lui. La gestione è abbastanza semplice, il degu è un animale molto pulito: la gabbia può essere pulita una volta a settimana, mentre ogni giorno vanno rimossi i residui di cibo e sporcizia.
Cosa mangia
Il degu è un erbivoro stretto. Mangia erbe, gemme, corteccia, talvolta frutti e semi. È coprofago: in natura si nutre di feci secche di grandi erbivori. In cattività l’alimentazione ideale dovrebbe essere erba fresca (tarassaco, trifoglio, piantaggine etc.), fieno, verdure fresche, poca frutta. Rametti da rosicchiare di salice, pioppo, vite etc. Pellet specifici, ma in modica quantità. Sono controindicati: semi, snack per roditori, dolciumi, pane, derivati del latte, parti verdi di pomodori, melanzane, patate.
Vita di coppia e dove deve vivere
È un animale sociale e quindi non va allevato da solo, ma almeno in coppia. Va allevato mantenendo la temperatura tra i 18 e i 22 gradi, tollera poco l’aria secca, ovvero umidità inferiore ai 40%. È curioso, vivace e molto attivo. È possibile sterilizzare il maschio per evitare cucciolate. La maturità sessuale è tra i sei e i venti mesi di età. Per tenerlo in casa si possono utilizzare le gabbie in commercio per conigli o cavie, ma sarebbe meglio usare una gabbia con sviluppo verticale per permettere al degu di arrampicarsi. Verificare la collocazione degli sportelli per poter afferrare i degu senza fatica o col rischio di staccare la coda. Sì a sportelli a prova di fuga.
Il degu in natura scava in prossimità della boscaglia le tane ricche di gallerie e camere foderate di rametti e foglie secche che riparano dal caldo e dal freddo. Nella gabbia, quindi, è opportuno fornire uno strato di materiale dove poter scavare e molti rifugi (casette, tubi). Questo piccolo simpatico roditore diurno non va in letargo e ha bisogno di nutrirsi tutto l’anno. È anche in grado di arrampicarsi sugli alberi per cercare cibo, occhio ai predatori. Anche la coda del degu, come quella del gerbillo, si stacca con facilità (strategia anti-predatoria), per cui fare molta attenzione quando si cerca di maneggiarlo. Il nostro protagonista è pure in grado di mantenere la posizione bipede (e allattare i piccoli) durante i turni di guardia della tana. È tutta una sorpresa.
I suoi denti sono in continua crescita: vanno quindi monitorati e va controllata la corretta occlusione. Tra le malattie più diffuse: cataratta per consumo di zuccheri, patologie respiratorie, traumi (coda, colonna vertebrale per cadute accidentali), problemi respiratori.
di Gianpiero Nieddu e Elena Ghelfi
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