Obesità: quando Fido e Micio si allargano
L’obesità è definita come “una condizione patologica caratterizzata da un eccessivo deposito di grasso che porta a modificazioni di varie funzioni corporee”. Secondo recenti studi, questa patologia si sta diffondendo a macchia d’olio anche tra i nostri amici pelosi. Basti pensare che in Italia un gatto su tre è obeso e nella popolazione canina il 25-45% dei cani è colpito da questa grave patologia. Questo disturbo nutrizionale si verifica nel momento in cui l’animale ingerisce più calorie di quante poi ne riesca a consumare.
Quando si supera il limite L’eccesso di energia nell’alimento comporta un deposito di trigliceridi nel tessuto adiposo. Un soggetto che superi del 10-20% il proprio peso ideale è da considerarsi in sovrappeso; mentre, invece, quando il peso corporeo supera del 20% o più il peso ideale, il soggetto è da considerarsi obeso.
Il sondaggio
Secondo un sondaggio promosso da “Hill’s Pet Nutrition” per “YouGov”, su un campione di 4.300 animali europei, fra i quali 1.300 italiani, è emerso che il 29% di questi è consapevole dell’obesità del proprio pet, ma la maggior parte dei proprietari non è in grado di indicare quale sia lo standard ideale di peso corporeo del proprio animale domestico. Inoltre, sono emersi dati interessanti secondo i quali il 26% dei proprietari dà avanzi da tavola giornalmente al proprio pet e il 28% aggiunge “extra fuori pasto” di ogni genere e tipo con regolarità.
Fattori di rischio nei cani e nei gatti
L’obesità è caratterizzata da numerosi e molteplici fattori di rischio. Innanzitutto la razza è un fattore di rischio sia nella specie canina che in quella felina. Nel cane sono maggiormente colpiti i cani di razza rispetto ai meticci, mentre nei felini sono più colpiti i meticci. Le razze canine e feline possono essere predisposte o meno all’obesità anche a causa di fattori genetici e, nello specifico, in base al rapporto massa magra/massa grassa, diverso per ogni razza, che è necessario per stabilire il fabbisogno energetico giornaliero nella fase di mantenimento. Anche i fattori genetici predispongono alcune razze all’obesità, in quanto sembra che alcuni fattori genetici siano legati a un meccanismo ereditario poligenico che aumenta il rischio di questa patologia.
Aumenta con l’età…
La frequenza di animali obesi aumenta con il progredire dell’età. Nel cane i soggetti maggiormente colpiti sono quelli di età superiore agli 8 anni, per quanto riguarda i gatti, invece, l’età più a rischio è tra i 5 e gli 11 anni. Cuccioli e gattini in sovrappeso avranno maggiori possibilità di essere obesi da adulti, in quanto tenderanno a conservare la tendenza a mangiare troppo. Avranno, inoltre, accumulato già da cuccioli un numero elevato di cellule di grasso.
…e con sedentarietà e la sterilizzazione
Le cagne e i gatti maschi sono maggiormente predisposti a questa patologia soprattutto se vengono tenuti in appartamento. Il rischio aumenta se le cagne o i gatti sono sterilizzati. Gli ormoni sessuali non influiscono direttamente sul metabolismo, ma hanno un impatto diretto sul peso corporeo a livello del sistema nervoso centrale. Gli estrogeni, infatti, esercitano un effetto inibitorio sull’assunzione di cibo.
Assunzione di sostanze e farmaci
Secondo alcuni autori la somministrazione del medrossiprogesterone può causare l’obesità nelle cagne sottoposte al trattamento. Anche nel gatto la somministrazione di progestinici è una delle possibili cause di aumento del peso, ma il fattore più comune che porta all’obesità è l’incremento nel plasma della prolattina e dei fattori di crescita insulino-simili- 1(Igf-1). Anche i farmaci come gli antiepilettici o i cortisonici possono portare un aumento dell’appetito (polifagia) e quindi, a lungo andare, obesità.
I nostri animali domestici hanno smesso di svolgere tutte quelle attività che normalmente e quotidianamente svolgevano in natura (cacciare) e che permetteva loro di rimanere in forma. Quindi la mancanza di esercizio fisico e una vita piuttosto sedentaria sono fattori che predispongono all’obesità.
Di solito gli animali che vivono in appartamento hanno una probabilità maggiore di essere in sovrappeso, ma questa non è una verità assoluta. Spesso, infatti, i cani che vivono in appartamento escono più volte al giorno rispetto a quelli che hanno un giardino a disposizione.
Una somministrazione eccessiva rispetto al fabbisogno quotidiano dell’animale, alimenti troppo energetici, ad elevato contenuto di grassi e carboidrati, somministrazione di snack e integratori senza controllo e un’alimentazione “ad libitum” possono predisporre l’animale all’obesità.
Nutrizionista cane e gatto e Istruttore cinofilo
Foto da Shutterstock.com
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