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Se Fido e Micio sono in sovrappeso

di Redazione Quattrozampe

Se Fido e Micio sono in sovrappeso

In Italia il 46% dei gatti e il 36% dei cani sono in sovrappeso. Tendenzialmente, si tratta di animali sedentari, che vivono in appartamento, e nella maggior parte dei casi, sterilizzati. In commercio ci sono programmi che aumentano nei proprietari la consapevolezza delle patologie correlate all’obesità, e allo stesso tempo, danno loro strumenti utili per gestire la dieta, affiancando quotidianamente il proprietario e l’animale nel percorso di riconquista della forma fisica. Ne abbiamo parlato con Flavio Morchi, medico veterinario e direttore della comunicazione scientifica di Royal Canin Italia.

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Perché cani e gatti sono sempre più a rischio obesità?

L’aumento del tasso di animali domestici in sovrappeso può essere collegato all’aumento dell’urbanizzazione umana. Attualmente il 50% della popolazione vive nelle grandi città. Di conseguenza, è aumentato anche il numero di animali che vive in appartamento e che conduce una vita sedentaria. Oltre a ciò va considerato anche l’aumento del tasso di pet sterilizzati, che sicuramente influenza il sovrappeso. A questi aspetti, infine, vanno ad aggiungersi i comportamenti errati dei proprietari. I quali spesso, infatti, tendono a utilizzare il cibo come strumento correttivo o come dimostrazione d’affetto.

Che consigli dà al proprietario?

Per una corretta alimentazione del proprio amico a quattro zampe è importante innanzitutto scegliere un alimento che risponda al meglio alle specifiche esigenze. Ogni singola razza, ogni fase d’età e ogni taglia ha delle esigenze diverse che è importante rispettare per garantire una corretta alimentazione al proprio animale domestico. È importante, inoltre, abituare il pet a nutrirsi in orari fissi e a rispettare le razioni giornaliere, evitando razioni extra e avanzi provenienti dalla nostra tavola.

Quali gli errori più comuni?

L’errore più comune è sicuramente quello di sottovalutare il danno che gli avanzi delle nostre tavole possono arrecare all’alimentazione dei nostri animali. Ad esempio, 100 grammi di prosciutto cotto corrispondono a 164Kcal per un cane, mentre, 30 grammi di prosciutto cotto corrispondono a 255 Kcal per un gatto. Un altro grande errore è quello di sottovalutare i chili di troppo del nostro amico a quattro zampe. Rapportando i chili in più al nostro fisico possiamo comprendere meglio quanto un chilo in più nel nostro pet possa fare la differenza: 1 Kg in più su un gatto di 4 chili corrisponde a 16 Kg in più per una persona di 65 kg. Mentre, 1 kg in più in un cane di 10 chili corrisponde a 7 kg per una persona di 70kg.

In commercio esistono dei prodotti specifici studiati da medici veterinari. Come fanno a far diminuire l’appetito ai nostri beniamini?

Mangiare cibi ricchi di acqua e fibre favorisce il senso di sazietà. Sul mercato è possibile trovare degli alimenti, come ad esempio quelli appartenenti alla gamma Satiety-Weight Management di Royal Canin, che pur fornendo una quantità energetica inferiore, visto il ridotto contenuto di grassi, forniscono tutte le proteine, vitamine e minerali necessari al fabbisogno dell’animale e in più, grazie a una speciale miscela di fibre, contribuiscono a promuovere il senso di sazietà riducendo l’assunzione spontanea di cibo.

a cura di Lucrezia Castello

© Riproduzione riservata.

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