Pastore Tedesco Bianco: parla Gino Balzo
I Cani Pastore Tedeschi Bianchi vengono spesso ed erroneamente definiti Svizzeri pur essendo una variante cromatica del tradizionale Pastore Tedesco. La cosa interessante è che non sono mai stati alterati dall’Uomo e risultano, quindi, più integri e potenzialmente sani.
Gino Balzo 82 anni, una vita dedicata alla cinofilia, non ha dubbi: “Ma quale Pastore Svizzero Bianco! Questo cane di svizzero non ha nulla. Sono Pastori Bianchi, sì, ma Tedeschi. Non storpiamo la storia, non alteriamo le radici di questo splendido cane”.
Un cane sfortunato
Il problema nasce dal fatto che in passato, quando da cucciolate di Pastori Tedeschi ne nasceva uno bianco, veniva addirittura soppresso perché creduto erroneamente albino, malgrado avesse tartufo nero e mucose scure. Un cane sfortunato che in Italia e in Europa (a differenza di America e Canada dove è classificato come Pastore Tedesco in base alle sue reali radici) è stato addirittura annoverato come “Pastore Svizzero Bianco”.
Sani, protettivi e dolci con i bambini
Con una vita di grandi soddisfazioni e successi come allevatore, Balzo ci parla del Pastore Tedesco Bianco riconosciuto dal Bvws tedesco e dal Wso austriaco. Quando Balzo l’ha incontrato, questo cane non era riconosciuto dalla Fci. “In Germania mi colpì il Pastore Tedesco Bianco, cane non riconosciuto in Europa dalla Federazione cinofila internazionale”, ricorda lui, “non ne avevo mai sentito parlare prima, e di cani ne conoscevo tanti, eccome. È stato amore a prima vista, rimasi affascinato dalla sua bellezza: sono meravigliosi, equilibrati, buoni, fedeli, sensibili, robusti, sani, protettivi, adorano i bambini. Come attitudine e carattere sono identici al Pastore Tedesco classico, visto che poi lo sono. Basti pensare che in America la Polizia utilizza il Pastore Bianco come cane-poliziotto, definendolo ‘German shepherd’, come in effetti è in realtà: Tedesco, e non Svizzero”. Poi l’interruzione nel 2002, anno in cui Balzo smette di allevare i Pastori Tedeschi Bianchi dopo che questa razza viene “riconosciuta” dall’Fci come Pastore Svizzero Bianco: “Ancora oggi”, denuncia l’ex-allevatore, “sto combattendo per far togliere da questa definizione la parola ‘Svizzero’, perché di svizzero questo cane non ha proprio nulla. Vorrei che anche voi di Quattro Zampe mi aiutaste in questa battaglia di verità”.
Li alleva anche Kaspar Capparoni
Poi Balzo continua: “Io stesso, come allevatore, diedi all’attore Kaspar Capparoni il suo primo Pastore Bianco, anche lui se ne innamorò follemente, a tal punto da volerli far conoscere il più possibile, aprendo un allevamento e dedicando gran parte della sua vita e delle sue giornate a questa razza strepitosa”. Il noto attore da circa sei anni vive a Cerveteri (Roma) con tutti i suoi cani, una decina, che in passato sono stati anche ventiquattro in tutto. Quello di Kaspar è un allevamento, ma qui gli ospiti a quattro zampe godono di un trattamento a cinque stelle, non solo per la location, ma anche perché si interfacciano sempre con lui. “Non mi fido di lasciare i miei cani a chi non conosco”, racconta l’attore, “preferisco alzarmi presto la mattina e occuparmene io stesso”.
Balzo e i suoi Pastori Bianchi
Ma vediamo come oggi Gino Balzo passa la sua giornata con i suoi beniamini. “La prima cosa che faccio a inizio giornata? Vado a salutare i miei due Pastori Tedeschi Bianchi, che mi saltano addosso per farmi le feste, hanno una casa tutta loro”, racconta l’exallevatore, “se piove li porto in garage. Anche dentro casa Luna, ad esempio, ha il suo posto in cucina, e non si sposta. Pure mia moglie Vanda li vizia, un’ora fa le ha dato un cucchiaino di miele. Questi cani hanno un’anima, bisogna viverli per conoscerli e apprezzarli. E sono ottimi per la guardia”. “Gino ha condizionato non solo la sua di vita, ma anche la nostra”, aggiunge la moglie, “sono bellissimi soggetti, grandi le soddisfazioni e anche il dolore quando i cani vanno via di casa, ne ha avuti tanti e tutti meravigliosi”.
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