Successo per gli Azzurri ai Mondiali di Agility Dog in Olanda
Gli Azzurri della Fisc si sono fatti onore all’ultimo Mondiale “International Federation of Cynological Sports” (Ifcs), tenutosi di recente in Olanda, conquistando un ottimo secondo posto nel medagliere, dopo la Russia. Un grande successo che segna una strada piena di soddisfazioni, tra maggiore popolarità tricolore, egregia preparazione atletica dei binomi, maggior prestigio dei centri cinofili coinvolti e tanto spirito di squadra. “La cosa che mi ha fatto più piacere”, commenta un commosso Piero Acquaro, presidente Fisc, “è la grande coesione che si è formata all’interno della nostra squadra: ognuno era lì a tifare e a sostenere tutti gli atleti italiani, un vero e proprio team affiatato che di solito in uno sport individuale non c’è. Certo, anche i raduni hanno aiutato a formare questo spirito di gruppo così coeso. Che poi se c’è l’armonia, nel team si produce di più”.
L’UOMO DELLE TRE “C”, CANI, CAVALLI E CARPE
A dirla tutta potremmo definire il presidente Acquaro l’uomo delle tre C: cani, cavalli e carpe. Un insolito “triangolo” che la dice lunga sul suo amore per gli animali a 360 gradi e sulla voglia di perfezionarsi per il loro bene. A parte la sua preparazione multitasking – oltre a presidente Fisc, è anche infermiere veterinario della Polizia di Stato, educatore cinofilo, nonché istruttore federale di equitazione – Piero Acquaro è pure un esperto di carpe. Da ricordare quella che regalò a Papa Francesco e che ora nuota felice in uno degli splendidi laghetti nei Giardini Vaticani. La passione per le carpe è nata con l’insediamento della Fisc nella nuova sede a Cinisello Balsamo, qualche anno fa, nel cui piazzale campeggia un bel laghetto corredato di tante carpe, appunto.
“Ebbene sì, me le sono trovate qui, più grandi che mai”, precisa a Quattro Zampe Acquaro, “così ho iniziato a frequentare dei corsi per capire come accudirle al meglio e farle stare bene, ora ce ne saranno una ventina. Di recente se n’era ammalata una, l’ho isolata dalle altre e le ho dovuto fare cinque iniezioni: ora sta molto meglio, è quasi guarita”. La domanda sorge spontanea: ma come si fa un’iniezione a una carpa lunga quasi un metro? “Certo non si improvvisa, basti pensare che richiede una preparazione di almeno venti minuti”, risponde il super-presidente, anche “papà adottivo” di un Jack Russell Terrier di nome Kepi.
A tal proposito tiene a precisare che “una cattiva abitudine del nostro tempo”, spiega, “oltre alla facilità con cui gli animali vengono umanizzati, è la negazione sistematica della loro natura. Troppo spesso, ad esempio, quella che secondo noi è una bella vita per il cane, in realtà, si concretizza in una vera infelicità: a lui non basta distendersi sul divano o sul letto, le sue esigente etologiche sono ben altre. La razza del cane ‘da salotto’ non è stata ancora geneticamente formata. Fido ha bisogno di muoversi, di fare molto moto e anche di uscire dal suo giardino di casa per fare lunghe passeggiate”. A parte questa utile e stimolante riflessione, torniamo a parlare dell’ottima performance dei nostri Azzurri.
Presidente Acquaro, dopo la Russia, la squadra italiana si aggiudica il secondo posto nel medagliere dei Mondiali in Olanda. Un ottimo risultato degli atleti della Fisc…
Certamente una grande soddisfazione. Soprattutto se si pensa che nel campionato Ifcs ci si confronta con la “crème de la crème” a livello mondiale, perché possono partecipare solo coloro che hanno già vinto la selezione delle gare nazionali. Per cui si differenzia da altri campionati “open” nei quali tutti possono partecipare iscrivendosi direttamente: qui gareggiano solo i migliori venti o ventiquattro di ciascuna Nazione, frutto di selezioni ufficiali, ci si sfida con il top a livello mondiale, con la rosa dei migliori. L’elevata qualità delle prestazioni si nota dalle classifiche: in altri contesti a fare da discriminante è l’errore di percorso o di ostacolo, mentre qui spesso sono i centesimi di secondo. Ci sono gare in cui cinque classificati in una categoria si distaccano di pochi centesimi di secondo l’uno rispetto all’altro.
I Russi hanno anche lodato l’eccellente preparazione dei conduttori umani dei vostri binomi…
Quest’anno abbiamo organizzato ben quattro raduni dedicando tanta attenzione ai nostri ragazzi, sempre più motivati. Inoltre, oltre al coach, c’era una vera e propria equipe specializzata per i quattro zampe: il mental coach, il veterinario, il massaggiatore shiatsu, il personal trainer, il fotografo, il fisioterapista, e non mancavano figure professionali dedicate alla preparazione atletica dell’essere umano, che deve correre accanto al cane e, quindi, deve allenarsi.
Dopo tutto questo vostro successo che accadrà?
Di sicuro avremo un grande ritorno di immagine. Noi abbiamo investito in qualità, abbiamo sostenuto economicamente i vari atleti e, quindi, di certo tutti coloro che praticano agility, vedendo gli obiettivi raggiunti, indipendentemente dalle medaglie, possono sognare concretamente di partecipare a un mondiale, proprio perché dietro c’è una grande famiglia pronta a sostenerli tecnicamente, e non solo. È un grande riconoscimento per tutti i partecipanti, anche per coloro che hanno semplicemente fatto parte della squadra nazionale. E i loro campi cinofili acquisteranno un maggiore prestigio, grazie a un plus valore di merito.
Indirizzario web:
Visita il sito web della Fisc (Federazione Italiana Sport Cinofili)
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