Canicross: la giusta attrezzatura per praticarlo con il tuo cane
No a collare e guinzaglio: per correre col tuo cane serve il giusto equipaggiamento. Quattro strumenti fondamentali per il vostro running quotidiano. Mostrami il tuo cane (e la vostra attrezzatura) e vi dirò chi siete. Chi è podista, del resto, l’ha scritto in fronte. Ma anche sulla “divisa”. Abbigliamento da running per te, con scarpe per l’offroad (perché i quattro zampe possono correre solo su sterrato). Ma lui, il tuo migliore amico, come deve “vestirsi”?
Niente collare e guinzaglio per questa attività cinofila: scopriamo insieme gli strumenti corretti per praticare il canicross con il tuo cane.
Collare: no, grazie!
Nato dall’esigenza dei conduttori di cani da slitta di allenarsi anche durante l’estate, e successivamente diventato disciplina con una propria identità, il canicross (corsa con il cane) mutua dallo sleddog filosofia e parte dell’attrezzatura. Come gli sport su neve, anche quelli su terra del cosiddetto mondo “dryland” prevedono, infatti, che il quattro zampe corra procedendo davanti al conduttore. La tipologia di imbrago da utilizzare sarà, perciò, quella da sleddog, ottimizzata per le attività di traino: niente collare, dunque, o altri impedimenti alla respirazione. Possibile scegliere tra imbraghi che lascino il tronco più o meno libero di flettersi, in base all’andatura d’elezione del soggetto: i cani nordici (usualmente trottatori) potranno vestire geometrie con incroci sul dorso, mentre i braccoidi (tendenzialmente galoppatori) preferiranno modelli più aperti sulla schiena. Fatevi consigliare nel primo acquisto, perché la scelta della taglia è critica: la parte finale dell’imbrago dovrebbe raggiungere quasi la base della coda, calzando aderente ma senza stringere.
In prima linea
Alla dura lotta al collare, da sostituire con l’imbrago, si affianca quella al normale guinzaglio, che nella pratica del canicross andrebbe dimenticato a favore di una linea ammortizzata.
La lunghezza da adottare per il running con il vostro cane è di 1,5 metri a riposo (massimo due metri in massima estensione). L’elasticità della linea avrà il compito di assorbire parte della forza di trazione in caso di strattoni improvvisi, specie in partenza, con il cane desideroso di correre. Viene consigliata di tale lunghezza perché linee troppo corte ostacolerebbero la corsa come, del resto, linee troppo lunghe potrebbero rendere più complicata la gestione del quattro zampe, soprattutto in presenza di altri binomi (nelle fasi di partenza di massa o di sorpasso). A un capo, la linea sarà collegata all’imbrago del cane (nella sua parte finale, alla base della coda); all’estremo opposto, invece, sarà collegata a una cintura o un imbrago per il conduttore.
(S)gancio di traino
Nel primo caso, parliamo di una fascia della larghezza di 10-15 centimetri, da indossare in vita e a cui agganciare la linea. Potrebbe trattarsi anche di un imbrago dotato di cosciali. Per le prime uscite, se ne foste già provvisti, potreste usare anche una comune imbracatura da roccia. Una volta appassionati alla disciplina, l’obiettivo sarà trovare lo strumento più adatto a voi per ingombro e leggerezza. I modelli a cintura hanno il vantaggio di ruotare in vita, anche di 360 gradi, nel caso in cui il cane rimanga indietro o cambi repentinamente posizione. I modelli con cinghie sottocoscia non permettono tale escursione, ma sono utili a mantenere l’imbrago all’altezza corretta, evitando che salga lungo i fianchi. Sono anche più spesso forniti di piccole tasche. In ogni caso, sarete liberi di muovere le braccia per una dinamica di corsa più efficace e sicura. A collegare linea e imbrago del cane ci sarà un piccolo moschettone, mentre a unire linea e cintura del conduttore è consigliato un modello “a sgancio rapido”: a differenza dei moschettoni classici, ciò garantisce l’apertura anche con linea in tensione. Per essere pronti a ogni evenienza. Rincorrendo una cosa sopra tutte: per entrambi sempre la massima sicurezza.
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