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Obedience, un mondo speciale

di Ottavia Schirru

Obedience, un mondo speciale
Questa disciplina insegna la pazienza al conduttore che non deve manifestare stress, altrimenti andrebbe a compromettere la velocità di apprendimento del cane

Mira a valutare ed esaltare le doti di apprendimento del cane che esegue esercizi di difficoltà sempre maggiori in base alle classi. Esalta l’addestrabilità del quattro zampe e l’intesa con il conduttore

L’ obedience è una disciplina cinofila con la quale convivo dal lontano 1995. Fu amore a prima vista e quell’amore esiste ancora oggi, più forte che mai. Disciplina inventata dai nordici (svedesi, norvegesi, danesi) intorno agli anni ‘50 e ora estesa praticamente a tutto il mondo cinofilo. Riconosciuta dalla Federazione cinologica internazionale Fci, ha nel suo calendario un campionato annuale del mondo al quale, però, non partecipano né la Gran Bretagna, né i paesi americani che hanno regolamenti differenti.

Obedience, un mondo speciale
Alla base dell’obedience è la conoscenza del cane che ci obbliga a osservarlo attentamente e a capire cosa possa pensare

In Italia fece la sua prima comparsa al Campionato mondiale di bellezza di Milano nel 2000 ed entro il 2002 venne riconosciuta dall’Enci. Il debutto a Milano fu esaltante: l’Italia si piazzò terza nella competizione a squadre. Negli anni successivi, poi, l’Italia si conquistò un podio a squadre in Finlandia e due primi posti nell’individuale negli anni 2017 e 2018…

Articolo pubblicato su Quattro Zampe di settembre 2021

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Per approfondire

www.sportcinofili.it

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