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Astici torturati sul ghiaccio: nessuna condanna

di Redazione Quattrozampe

Astici torturati sul ghiaccio: nessuna condanna

Astici vivi, immobilizzati ed esposti su un letto di ghiaccio. Molto scalpore, ma poche conseguenze: il giudice ha ritenuto che il fatto fosso poco grave…

Maltrattamento di astici? Una cosa da poco

Ha fatto molta notizia l’assoluzione “per particolare tenuità del fatto” avvenuta a Torino, in un procedimento penale instaurato per l’ipotesi di maltrattamento di animali, nella fattispecie astici, poiché detenute sul ghiaccio. In passato ci sono state condanne penali per tali pratiche.  Ma cosa è cambiato rispetto al passato? Meglio fare chiarezza..

Art. 131 bis: colpe archiviate

Questo nuovo istituto introdotto da poco nel Codice Penale con l’art. 131 bis , mediante il quale, per determinati reati con pena non superiore nel massimo a 5 anni, viene prevista la possibilità da parte del magistrato di archiviare processi o assolvere per “particolare tenuità del fatto”, ossia quando, per la modalità della condotta o per l’esiguità del danno o del pericolo, l’offesa è di particolare tenuità ed il comportamento non risulta abituale.

Che cosa significa?

Ma cosa vuol dire in parole povere ? Senza entrare nei dettagli tecnici, basta sapere che il magistrato ha la possibilità di valutare la non punibilità di un fatto che di per sé può costituire reato, ma questo non deve assolutamente essere confuso con la “depenalizzazione” ossia il venire meno di un reato.

È tutto inutile? NO!

Per fortuna, attualmente, esiste ancora il delitto di uccisione e maltrattamento di animali, e anche con la nuova normativa suindicata, non è possibile lasciare impuniti fatti compiuti nei confronti di animali per motivi abietti o futili ovvero per crudeltà, da intendersi quest’ultima non soltanto l’intenzione cruenta di far male ad un animale, ma anche l’insensibilità di esporlo ad un pericolo o un danno. Quindi, come in passato, denunciare ingiustizie nei confronti di animali è un nostro diritto come pure un dovere.

 

a cura di Claudia Taccani

Avvocato e Responsabile Sportello legale Oipa Italia

sportellolegale@oipa.org  

www.oipa.org

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