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Curare alcune patologie di Fido e Micio con l’alimentazione

di Redazione Quattrozampe

Curare alcune patologie di Fido e Micio con l'alimentazione

“Lascia che il cibo sia la tua medicina, e la medicina sia il tuo cibo”, diceva Ippocrate nel 400 a.C. Lui lo aveva capito già allora. Col passare degli anni si è compreso e approfondito che l’educazione alimentare e le sue regole con una dieta bilanciata, corretta e misurata sono alla base di un organismo più sano. Alimentare correttamente i nostri amici a quattro zampe è fondamentale per mantenerli in buona salute. Studi recenti hanno permesso di fare ulteriori passi avanti e di studiare alimenti appositi per cani e gatti che sono in grado di avere effetti curativi, che si sommano in modo sinergico all’azione dei farmaci, riducendone talvolta il dosaggio e il loro utilizzo.

Cosa si intende per alimenti dietetici

Nell’immaginario collettivo il termine “dietetico” viene di solito utilizzato come sinonimo di ipocalorico e quindi un prodotto dietetico viene inteso come un prodotto in grado di mantenere o ridurre il peso corporeo. In realtà, secondo il decreto legislativo numero 45/1997, gli alimenti dietetici sono quei prodotti destinati a una determinata alimentazione, grazie alla loro particolare composizione, al loro processo di fabbricazione o all’addizione di certe sostanze. Ambito di applicazione del decreto legislativo numero 45/1997

  • Disciplina gli alimenti per animali destinati a particolari fini nutrizionali
  • Stabilisce un elenco dei relativi usi consentiti
  • Stabilisce un metodo di calcolo del valore energetico di alimenti dietetici per cani e gatti

Perché è necessario somministrare alimenti curativi?

Quando i nostri amici sono malati spesso ci si concentra soprattutto sulla terapia farmacologica e chirurgica, trascurando completamente quella nutrizionale. Studi scientifici hanno dimostrato come un’alimentazione mirata, in caso di patologie, possa essere in grado di accelerare il processo di guarigione di organi e tessuti, potenziare l’effetto di farmaci e stimolare il sistema immunitario a reagire alle specifiche patologie. Somministrare un’alimentazione curativa mira a fornire energia e a soddisfare i fabbisogni apportando un corretto dosaggio dei diversi principi nutritivi per permettere all’organismo di reagire con la massima efficienza contro la malattia. 1. Somministrare un alimento terapeutico dopo aver consultato il veterinario di fiducia 2. Durante la dieta terapeutica ripetere ogni 6 mesi circa visite di controllo 3. In caso di peggioramento di salute consultare immediatamente il medico veterinario

Patologie e alimenti

  1. DIABETE: riduzione energia, riduzione carboidrati, aumento fibre, aumento tenore proteico e aumento antiossidanti
  2. SOVRAPPESO E OBESITÀ: riduzione energia, riduzione lipidi, aumento fibre, condroitin solfato e glucosamina e acidi grassi essenziali
  3. NEFROPATIE: riduzione proteine, riduzione fosforo, aumento potassio, riduzione sodio, integrazione con vitamine liposolubili, elevata densità energetica da fonti non proteiche
  4. INTOLLERANZE ALIMENTARI: proteine idrolizzate, acidi grassi essenziali e corretto apporto di fosforo
  5. DERMATOPATIE: proteine idrolizzate, aumento zinco, acidi grassi essenziali e corretto apporto di fosforo
  6. ENTEROPATIE: riduzione energia, riduzione carboidrati, riduzione lipidi, elevata digeribilità, corretto rapporto di Epa e Dha
  7. EPATOPATIE: riduzione proteine, riduzione lipidi, diminuzione rame ed elevati antiossidanti per contrastare azioni dei radicali liberi
  8. UROLITIASI: riduzione proteine, riduzione, magnesio, riduzione energia, riduzione sodio, Epa e Dha, complesso di antiossidanti, e maggiore assunzione di acqua
  9. ARTROPATIE: condroitin solfato e glucosamina, Epa e Dha, antiossidanti e acidi grassi essenziali
  10. CARDIOPATIE: rapporto appropriato di sodio, magnesio e potassio ed aumento fosforo.

Curare alcune patologie di Fido e Micio con l'alimentazione

Quali alimenti per quali patologie?

Somministrare una corretta alimentazione agli animali malati con patologie è di fondamentale importanza, in quanto il fabbisogno energetico aumenta in risposta allo stress indotto dalla malattia.

La natura mette a disposizione un’infinità di alimenti e sostanze per il benessere dei nostri pet. Alcuni di questi svolgono azioni preventive nei confronti di grandi patologie come cancro e malattie cardiovascolari, altri, invece, hanno proprietà terapeutiche e curative. Le diete veterinarie sono state studiate appositamente da veterinari e nutrizionisti per dare una corretta risposta nutrizionale alle più frequenti patologie di cani e gatti. Una dieta terapeutica è impiegata come strumento di controllo o di terapia come nel caso, ad esempio, del diabete mellito, delle patologie croniche renali, della malattia delle basse vie urinarie del gatto e così via. Le diete ipoproteiche, invece, sono utilizzate nei cani affetti da insufficienza renale cronica e nei soggetti anziani con funzionalità renale alterata. Possiamo anche utilizzare i regimi alimentari dietetici a ridotto contenuto di energia o ipocalorici che aiutano la perdita di peso in quei soggetti in stato di sovrappeso o di obesità. Molto diffuse, soprattutto nel cane, le patologie a carico delle ossa e delle articolazioni, come le osteoartriti (con sintomi che possono inasprirsi durante i rigidi mesi invernali), ma anche le malattie cutanee e quelle a carico del fegato.

Quando iniziare la dieta curativa?

Sono molteplici i criteri che stabiliscono quando iniziare una terapia nutrizionale mirata. Come regola generale è opportuno introdurre una dieta specifica quando il soggetto in questione sta mangiando poco o niente da almeno 3 giorni. La perdita di peso non deve mai superare il 5-10%. Le costole e le sporgenze ossee dovranno essere palpabili, ma non eccessivamente visibili e i muscoli devono conservare il loro tono e volume. Con un semplice prelievo, e quindi un’analisi del sangue specifica, si potrà valutare lo stato nutrizionale complessivo dell’animale. Con questi esami, il veterinario andrà a ricercare la concentrazione delle albumine, cioè delle particolari proteine, la cui carenza può indicare uno stato di denutrizione.

Curare alcune patologie di Fido e Micio con l'alimentazione

Per quanto va somministrata questa dieta?

Trattandosi di patologie specifiche, l’alimento più adatto deve essere prescritto dal veterinario che spesso lo associa a una terapia farmacologica. In alcuni casi, come per esempio in presenza di dermatiti e altre malattie cutanee, oppure se il gatto o il cane sono in forte sovrappeso, la somministrazione della dieta può essere solo temporanea ed essere sospesa alla scomparsa del sintomo, sostituita da una dieta di mantenimento. In altri casi, invece, quando il cane o il gatto soffrono di un disturbo cronico, la dieta veterinaria diventerà la sua alimentazione abituale.

Quali caratteristiche hanno questi alimenti?

Gli alimenti di tipo terapeutico devono essere innanzitutto completi, cioè devono contenere tutti i nutrienti di cui ha bisogno l’animale, nella giusta quantità, con ingredienti e materie prime appositamente selezionate. È molto importante che i vari componenti siano equilibrati e di conseguenza anche i nutrienti dovranno essere presenti in un rapporto corretto in base alla patologia specifica. Se si utilizza un alimento terapeutico di tipo commerciale non sarà necessaria l’aggiunta di sali minerali o vitamine perché questi alimenti sono già opportunamente integrati per le diverse e specifiche esigenze. Infine è fondamentale la specificità dell’alimento che tiene conto dei reali fabbisogni del cane o del gatto in base al problema che l’animale stesso presenta.

A cosa servono le piante medicinali nel pet food?

Fin dall’antichità l’uomo ha utilizzato le piante per curare le più svariate malattie e per alleviare le sofferenze. Le piante, infatti, producono tantissime sostanze che proteggono efficacemente l’organismo. I vegetali rappresentano gli organismi viventi più adattabili, ma non potendosi “muovere” sono stati costretti a elaborare vere e proprie strategie difensive, producendo sostanze chimiche per difendersi dagli attacchi di funghi (antifungini), microbi (antibiotici), virus (antivirali) e insetti (antiparassitari). Queste piante, se somministrate inalterate attraverso l’alimento industriale, aiutano l’organismo a difendersi dagli attacchi costanti a livello cellulare delle sostanze xenobiotiche (gli inquinanti) introdotte attraverso l’alimentazione, e proteggono dai danni causati da sostanze esterne come radiazioni elettromagnetiche, polveri sottili, gas radioattivi, e così via. Le erbe officinali aiutano a curare molti disturbi dell’apparato respiratorio, problemi osteo-articolari, ma anche problemi dell’apparato gastrointestinale, allergie e obesità. Negli animali si utilizzano le piante con effetto nutraceutico: la loro somministrazione per via orale o tramite gli alimenti favorisce l’assorbimento ottimale dei principi attivi in esse contenuti.

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