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Vivere con il cane in città

di Redazione Quattrozampe

Vivere con il cane

Vivere con il cane in città è ormai cosa abituale. Ma se da un lato è sicuramente una bella esperienza, dall’altra è importante stare attenti, imparare a prevenire piuttosto che a dover reagire.

Perché la metropoli è un luogo con tanti stimoli, a volte molto intensi, ma anche pieni di pericoli e il nostro amico a quattro zampe deve imparare, insieme a noi, come comportarsi in ogni evenienza.

Ecco alcune norme, guidate dal buon senso, per una serena condotta cittadina.

Consigli per vivere con il cane in città

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Quante persone si vedono nelle città affollate che tirano dietro a sé un cane che è ovviamente stanco o impaurito? Imparate a valutare quanto potete fare con il vostro amico a quattro zampe e quando è forse meglio farlo riposare tranquillamente a casa.

Questo vale specialmente se avete un cucciolo o un cane adolescente. Ricordatevi che nei primi dodici mesi le passeggiate non devono essere più lunghe di venti minuti senza una lunga pausa.

Sì, avete letto bene, i cani giovani hanno molta più energia di quello che pensiamo, ma non la sanno dosare bene. Le giunture si induriscono gradualmente nei primi 18 mesi di età. Sforzarle troppo nei primi mesi, vuol dire andare incontro a delle malformazioni che potenzialmente in futuro si possono trasformare in displasia.

SALUTE DEL CANE

Portate con voi del cibo per rinforzarlo in modo positivo e insegnategli a convivere con i suoni, le luci, gli odori e i movimenti della città.

Non dimenticate di avere con voi, o comunque di richiedere Vivere con il cane dell’acqua quando serve e, nei mesi freddi, di portarvi una piccola copertina da mettergli sotto, durante le lunghe soste all’aperto, per evitare raffreddori o infezioni delle parti intime.

CANI REATTIVI

Se siete il padrone di un cane reattivo e insicuro è meglio non farlo “travolgere” dal classico giovane Labrador non-educato. Lanciate, quindi, un appello all’altro padrone o di

tenersi lontano o comunque di approcciare con tranquillità (cosa che per la maggior parte dei Labrador è notoriamente impossibile).

Se questo non funziona, allora basta gridare: “Attenzione, il mio ha le pulci!” per tenere l’altro alla giusta distanza.

RICHIAMO

Tutti conoscono la situazione nel parco. Appena il cane è slegato è come se non vi avesse mai conosciuto, si lancia verso gli altri cani e vi ignora quasi totalmente. Questi esemplari non hanno mai imparato cosa voglia dire essere richiamato.

Il richiamo deve essere costruito a piccoli passi con un esperto che vi segua. In modo tale da insegnare al vostro amico peloso che voi siete la cosa più importante della sua vita, e che quando è richiamato succede qualcosa di veramente bello e positivo.Vivere con il cane

Dopo di che il cane viene “rilasciato” nuovamente al gioco con i suoi conspecifici. L’errore che molti commettono è di richiamare il cane quando arriva il momento di andare via, perché noi abbiamo deciso che il gioco è finito. Questo, però, non sempre è congruo con l’opinione del cane.

La prima volta funziona, la seconda così così, ma alla terza volta vedrete che il cane non si farà richiamare e vi eviterà. Ricordatevi che, nel dubbio, se il cane deve scegliere tra voi e un altro cane, sceglie spesso l’amico a quattro zampe.

CITTÀ E STIMOLI

La città è un luogo con vari stimoli, a volte anche molto intensi, ma anche pieno di pericoli. State attenti e imparate a prevenire piuttosto che a dover reagire. Usate le opportunità che vi si presentano per educare il vostro cane, ma non dimenticatevi la regola numero uno in qualsiasi interazione o addestramento di un animale: divertitevi!

 

 

A cura di Vieri C. Timosci (Dr Dog)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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