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California: un paradiso per i pet

di Maria Paola Gianni

California

La California è un paradiso per i pet. Qui la gente è solare, non vive lo stress quotidiano di tante metropoli. Forse anche per questo i loro cani appaiono così sereni. Saranno più felici dei nostri? Dal Nord California a San Francisco, scopriamo insieme questa terra attraverso il diario di viaggio della nostra caposervizio Maria Paola Gianni.

Lo ammetto, al mio arrivo all’aeroporto internazionale di San Francisco sono davvero tesa. A parte che ho il ginocchio sinistro ancora un po’ acciaccato per una precedente caduta da cavallo. Ma la cosa che più mi preoccupa è guidare un’auto – è la prima volta per me in America – e farmi un bel po’ di chilometri sola, alla volta di San Anselmo, ridente cittadina del Marin County, a circa trenta chilometri a nord di San Francisco. Temo di perdermi, di non capire il navigatore, di finire chissà dove dall’altra parte del mondo.

Panico in auto

Insomma, un po’ di panico l’ho avuto, ma è stato solo all’inizio. Poi tutto è andato liscio. Arrivata all’aeroporto, raggiungo la ditta dove mi aspetta la mia auto, con un navigatore che mi fa subito sentire un leone. Facile, chiaro, intuitivo e soprattutto mio valido assistente di viaggio. All’inizio, però, parto a una velocità che farebbe invidia a una lumaca – il panico ancora non mi lascia – esco dal garage e l’adrenalina sale a mille. È giunto il momento della verità, l’ora della prova del nove, dopo tutti quei mille interrogativi. Ma quando mi accorgo che ho tutto sotto controllo comincio a rilassarmi. A questo punto mi rendo conto che per chi è abituato a guidare a Roma qui è uno scherzetto girare in auto. Autisti cortesi e diligenti, ampie carreggiate, nessun pirata della strada, limiti di velocità. Insomma, appena arrivi in California ti rendi conto che qui funziona tutto meglio che da noi.

Gente deliziosa

La gente è più serena e soprattutto è deliziosa. Noi siamo abbrutiti dal caos quotidiano, qui in California invece, se qualcuno ti vede anche solo col viso preoccupato, ti viene incontro e ti chiede se hai bisogno di aiuto. È la cosa che mi ha colpito di più in questo paese meraviglioso dove tutto sembra perfetto. La domanda sorge spontanea: i nostri animali da compagnia somatizzano tutti i nostri umori, allora qui in California, dove la gente è più serena di noi, anche cani e gatti avranno una migliore qualità di vita rispetto ai nostri? Penso proprio di sì.

Arrivo a San Anselmo

Insomma, dopo un’ora (in genere ci si impiegano trenta minuti!) arrivo a San Anselmo, nel cuore del Marin County. Qui ci abitano circa diecimila anime, tutto è a misura d’uomo, si vive e si mangia bene: è la California che non ti aspetti. Il mio albergo, il San Anselmo Inn, è strategico e comodo per raggiungere tutte le principali mete della California del Nord (Muir Woods, Sausalito, Napa Valley, Carmel & Monterey). Qui vicino, poi, a sole tre miglia, c’è Fairfax, una piccola cittadina cuore pulsante della California by night. Tanti locali dove si suona musica dal vivo con gruppi davvero eccellenti. Anche qui, di giorno, si incontrano molti quattro zampe accompagnati dai loro rispettivi genitori umani. Si vedono soprattutto Golden Retriever, ma anche cani di piccola taglia.

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Panorami mozzafiato

Una volta arrivati da queste parti val bene fare un programma di viaggio, con l’auto s’intende. A Point Reyes Station, ad esempio, che oltre a regalare scenari mozzafiato, vanta luoghi da non perdere, come la Cowgirl Creamery, che offre ogni ben di Dio di delizie biologiche, tra formaggi di ogni tipo, piatti di insalata con sapori straordinari e vini eccellenti. Sul retro c’è un delizioso parco all’aperto, meta di tanti visitatori che, in compagnia del loro amico a quattro zampe, si godono un meritato relax all’ombra di alberi rigogliosi, su tavoli in legno e panchine.

Qui incontro Amy Steffens, pilota di una nota compagnia americana, in compagnia di due splendidi Bovari del Bernese. Resto stupita nel vedere come entrambi bevano l’acqua direttamente dalla bottiglia e in sincronia, quasi fosse un’esibizione. Amy, che sta tenendo uno dei due cani alla sorella in vacanza (l’altro è suo), con loro condivide il pranzo: sotto il tavolo si consuma da pet, sopra, lei degusta le delizie del posto.

Continuando il nostro giro pet-turistico, da non perdere è Drakes Beach, la scogliera naturale, se non altro per i leoni marini. Ma la spiaggia non è pet friendly, per cui chi ha il cane si dovrà fermare sul marciapiede, giusto per ammirare il panorama. Poco distante da qui raggiungo però altre due spiagge, stavolta aperte anche ai nostri amici a quattro zampe, sono South Beach e Kehoe Beach, da vedere è anche Point Reyes Lighthouse, con il caratteristico faro.

Stinson e Bolinas Beach

Ma se si vuole davvero entrare nell’atmosfera marina a “sei zampe” made in California bisogna andare a Stinson Beach (nell’area pets allowed) ed a Bolinas Beach, dove è facile imbattersi in giovani con la tavola da surf da una parte e il guinzaglio dall’altra. Entrambe sono un vero paradiso, forse Stinson si presta di più perché la spiaggia è molto più ampia e assolata. A parte che, seppur spiagge libere, qui per terra non si trova una cicca di sigaretta neanche a pagarla oro. E di gente smoking ne ho vista. Praticamente le loro spiagge libere sono più pulite delle nostre private. A volte mi vergogno un po’, quando ci penso.

Cerco comunque di immergermi nell’atmosfera di pieno relax. Si vede da un chilometro che sono giornalista, ma la gente non si scompone nel vedermi scattare foto a raffica col mio occhio-obiettivo. Anzi, quando vengono a sapere che sono per un “pet magazine”, tutti sono ancora più cordiali e collaborativi.

Dog gay pride a San Francisco

Fantastico il Gay Pride, davvero divertente. Noi di Quattro Zampe non potevamo non dargli una sana impronta canina, denominandolo “Dog Gay Pride”, una nostra esclusiva. Tante foto, tutte dedicate interamente a loro, ai nostri pet che, in compagnia dei propri rispettivi partner umani, hanno sfilato – chi al guinzaglio, chi in passeggino, chi sopra i carri addobbati a festa – lungo le principali vie di San Francisco. Torneremo a parlare di questa splendida città molto presto, merita più spazio

Il ritorno a casa

Giunta l’ora di tornare in Italia, in aeroporto incontro due cani di piccola taglia che viaggiano col mio stesso volo. Continuo a trovarmeli ovunque. Sono Chicquita, un Chihuahua di quattro anni e Sparrow, un mezzo Terrier e mezzo Chihuahua di quindici mesi. Anche loro, purtroppo, come me, si imbattono in un viaggio di ritorno da dimenticare,  partito con ben nove ore di ritardo da San Francisco International. Durante l’attesa, alla proprietaria di Sparrow non viene permesso neanche di uscire per farle fare la pipì, anche se poi l’aspetta un volo di almeno altre nove ore. La cagnetta con la vescica record non l’ha fatta neanche in aereo. Anzi, ha dormito tutto il tempo (per coincidenza me la sono trovata sul sedile accanto!). Un angioletto. La sua vicinanza mi ha aiutato a superare la rabbia del ritardo cronico e quel velo di malinconia che accompagna sempre la fine di un meraviglioso viaggio.

Testo e foto di Maria Paola Gianni

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