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La nascita del Free Dogs

di Redazione Quattrozampe

La nascita del Free Dogs

Nei primi anni del 2000 feci la conoscenza con il grande Athos Giusti, giudice di agility, svizzero, di fama internazionale, con il quale frequentai un lunghissimo corso di agility per poter insegnare e praticare sempre meglio questa adorabile disciplina chiamata agility.

Appena terminato il corso, riuscì a farmi svincolare da quella morsa e con l’aiuto di alcuni amici e con enorme sacrifici creammo un’associazione dilettantistica sportiva, regalandomi un sogno, il centro cinofilo “Free Dogs Agility Team”.

 I PRIMI EUROPEI E MONDIALI

1Nel frattempo il mio Tim era ormai prossimo al ritiro, Vanilla aveva dei limiti di velocità che si scontravano con la nuova agility, più tecnica e veloce, Chicca era stata avvelenata da uno stupido diserbante e il mio cane di punta era diventato Potter, un bellissimo maschio di Border Collie che mi era stato regalato a un anno e mezzo di età da Betty, una mia allieva. Con lui sono iniziate le prime vere soddisfazioni, vittorie su vittorie a velocità più elevate. Per la prima volta ho partecipato a selezioni per un Europeo e per un Mondiale, siamo diventati campioni italiani e abbiamo partecipato a Zurigo a un campionato Europeo.

EZIO BERTULETTI, MIO MENTORE E GRANDE AMICO

In questo nuovo pianeta ho conosciuto “l’agility italiana divenuta uomo”, il mitico Ezio Bertuletti, pluri-campione italiano e medaglia mondiale ed europea in più occasioni. Insomma, un vero “divo dell’agility”, oggi mio grande amico. Gli devo tanto, anzi tantissimo, la mia formazione di conduttore e di preparatore di cani passa quasi tutta dalle sue mani e in ciò che è stato in grado di trasmettermi con la sua passione. L’emozione che questo sport mi dava mi aveva completamente rapito. Potter cresceva, sette anni iniziavano a farsi sentire. Presi una cucciola di Border Collie, dando così a Potter un lento, ma meritato riposo agonistico. Arrivò Milù nel 2007, una Borderina bianca e nera timida e un po’ “viziatella” dal “nonno allevatore”, ci misi un po’ per inquadrarla, ma adesso siamo inseparabili e viviamo l’uno per l’altra.

ARRIVA MILU’, LA MIA CAMPIONESSA

Se con Potter eravamo giunti ai margini dell’agility d’elite, con Milù siamo arrivati ai vertici di questo sport italiano. Lei cresceva e apprendeva tutto ciò che le insegnavo con estrema facilità, fino a che non mi sono chiesto dove finiva la mia bravura e iniziasse il suo intuito. A 18 mesi il nostro debutto e a soli 24 mesi eravamo già campioni italiani (traguardo che in media si raggiunge dopo anni di attività agonistica). Nel frattempo il lavoro con l’ormai mio Coach Ezio, andava a meraviglia, si cresceva sempre più e ci si perfezionava e le prime esperienze internazionali come l’Europeo o la Winter Cup non erano più un miraggio. Per ben tre volte ho avuto l’onore di essere compagno di squadra di Ezio, in due europei e un Dog Olympic Games (“Dog”), esperienze uniche che mi hanno regalato tasselli importanti della mia esperienza e della mia formazione. Le qualificazioni per l’Europeo, intanto, arrivavano puntuali ogni anno, mentre quelle per il Mondiale sono state più volte sfiorate. Il periodo tra la fine del 2011 e l’inizio del 2012 è stato bizzarro, perché alternato di felicità e dolore, la nascita di Aguilera, figlia di Milù e sua futura erede mi ha portato una grande gioia e mi ha stimolato a riprovarci ancora, mentre la morte dei miei due amati cagnoni e compagni di avventura, Tim e Vanilla, mi ha dato la percezione reale di quanto la vita di un cane sia davvero breve e che andrebbe vissuta in maniera intensa con lui senza che un attimo della sua vita possa essere lasciato al caso.

GRANDI TRAGUARDI

2L’attività agonistica viaggiava spedita verso traguardi impensabili, per ben due volte di seguito, nel 2013 in Belgio e nel 2014 in Ungheria, con la mia adorata Milù siamo diventati vice campioni Europei, traguardo credo unico in Italia che abbiamo raggiunto con i miei compagni di squadra Carlo Fazio, Andrea Occhini, Ruggiero Rociola e Fabio Zannoni. Intanto, grazie alla mia formazione professionale sempre più accurata e sempre alla ricerca della perfezione della tecnica e conduzione, ho scoperto la magia degli stage, dei corsi di formazione, delle settimane di vacanza lavoro. Attraverso queste “full-immersion” sono riuscito a trasmettere la mia passione a tantissima gente, che a loro volta mi ha regalato emozioni uniche che ho incorniciato nel mio cuore.

DAI MIEI RAGAZZI DEL FREE DOGS ALLA MIA FAMIGLIA

E i miei ragazzi del “Free Dogs”? Loro sono la mia certezza, la mia famiglia, i miei amici. Insomma, fanno parte di me. Sono felice di aver trasmesso loro la mia passione, sono orgoglioso di aver formato educatori cinofili “a mia immagine e somiglianza”, ma lasciando a ognuno di loro la libertà di decidere e di esprimersi, in modo tale da poter sempre avere un asso nella manica in ogni importante decisione. Un doveroso “grazie”, però, lo devo dire ai miei genitori che mi hanno permesso di crescere con questi sani principi e mi hanno donato la voglia di amare, ed alla mia fantastica famiglia che mi supporta e “sopporta” in questa bizzarra ed insolita attività che ho scelto di intraprendere. Buon agility a tutti, Alfonso.

 

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