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Tartufo bianco d’Alba Re del bosco

di Maria Paola Gianni

Tartufo bianco d’Alba Re del bosco
Foto di Maria Paola Gianni

Non esiste alcuna cerca senza il miglior amico dell’uomo. E nella città regina delle Langhe e del Roero, il prezioso frutto della terra è ancora più protagonista durante la Fiera internazionale

Il naso del cane si chiama tartufo. E forse non è un caso, visto che grazie ai suoi 500 milioni di recettori olfattivi – contro i nostri 20 milioni – il miglior amico dell’uomo è fondamentale e insostituibile per scovare il tartufo, fungo ipogeo. È emozionante pensare a come ogni “trifulau” – ossia cercatore di tartufi – batta con tanta pazienza, magari fino a sei ore, i vari sentieri sotto il chiaro della luna con l’indispensabile collaborazione di un abilissimo cane, formato ad hoc.

Tartufo bianco d’Alba Re del bosco
A Roddi, in provincia di Cuneo, esiste un’università particolare dove i cani studiano per laureare il proprio olfatto alla ricerca dei tartufi più pregiati

Tra territorio, natura, rapporto uomo-animale ed enogastronomia, Alba, città di origini romane, è la regina delle Langhe e del Roero e la patria del tartufo bianco. L’occasione ghiotta, nel vero senso del termine, per visitare questa splendida area è stata il viaggio stampa organizzato dall’ Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba volto a sensibilizzare e promuovere il territorio, anche ripristinando le tartufaie in declino di produzione…

Articolo pubblicato su Quattro Zampe di Dicembre 2022 – Gennaio 2023

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Per approfondire

www.fieradeltartufo.org

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