Viaggiare con il cane o il gatto: cosa dice la legge?
Fino all’entrata in vigore del Codice del Turismo, non vi erano norme di legge che prevedessero la creazione di un’offerta turistica a favore di chi vuole viaggiare con il cane o il gatto o un altro animale. Oggi, invece, il Codice promuove ogni iniziativa volta ad agevolare l’accesso ai servizi pubblici e ai luoghi aperti al pubblico di turisti con animali e, a tal fine, lo Stato prevede la fattiva collaborazione degli enti locali, degli operatori e delle associazioni animaliste.
Si sottolinea che il 1° comma dell’art. 30 del Codice del Turismo è stato di recente dichiarato incostituzionale dalla Consulta, poiché disciplina a livello statale un istituto tipico di competenza delle Regioni. Tuttavia, si ritiene utile informare i lettori sulle corrette norme e condotte da seguire per viaggiare sereni in compagnia del proprio amico a quattro zampe.
Programmare un viaggio con il cane
Quando si programma un viaggio con il proprio animale domestico è bene organizzarsi per tempo, in modo tale da adempiere agli obblighi sanitari e procedere alle eventuali vaccinazioni necessarie. In sintesi bisogna tenere presente i regolamenti delle compagnie di trasporto; rivolgersi al Consolato delle nazioni ove si intende andare; osservare le nuove disposizioni della Unione Europea.
Viaggio in aereo, cambia caso per caso
Quasi tutte le compagnie aeree consentono il trasporto di animali. In caso di uno o più scali intermedi, è opportuno informarsi preventivamente sugli obblighi sanitari anche dei Paesi ove si svolgono detti scali. Naturalmente i cani guida per non vedenti possono viaggiare con il proprietario, purché muniti di guinzaglio e museruola.
In merito all’accesso a bordo, non esiste una regolamentazione unica: ogni compagnia aerea può stabilire la tipologia di gabbietta per il trasporto, il numero di animali accettati in cabina o la possibilità di farli uscire o meno, ecc… Generalmente, per ogni volo è ammesso in cabina un certo numero di animali: cani di piccola taglia (fino a 10 chilogrammi, ma può variare), gatti, canarini e altri piccoli animali in gabbia. I cani di media e grande taglia, invece, viaggiano nella stiva pressurizzata in apposite gabbie rinforzate.
… e in treno
Dal 1° dicembre 2008 è possibile viaggiare in treno con il proprio cane:
- cani di piccola taglia, gatti e gli altri piccoli animali di compagnia sono ammessi gratuitamente su tutti i treni nell’apposito trasportino (dimensioni max 70x30x50cm).
- i cani di qualunque taglia muniti di guinzaglio e museruola sono ammessi, a pagamento, su quasi tutti i tipi di treno: o nell’ultima carrozza di 2° classe, o sulla piattaforma tra i vagoni oppure nelle cuccette e nei vagoni letto, ma solo a determinate condizioni.
Il personale di bordo, in ogni caso, è istruito per risolvere eventuali problematiche specifiche. Per tutti i cani ammessi al trasporto, l’accompagnatore deve essere in grado di presentare in ogni momento il certificato di iscrizione all’anagrafe canina e il trasporto è ammesso solo se il posto è stato riservato al momento dell’acquisto del biglietto dell’accompagnatore. I cani guida per ciechi sono ammessi gratuitamente in qualunque treno e classe.
Nave e traghetto
Per le brevi traversate alcune compagnie richiedono il certificato di buona salute per cani e il vaccino antirabbica. Sui traghetti i cani devono avere guinzaglio e museruola e i gatti devono essere nell’apposito trasportino. I cani di piccola taglia generalmente possono viaggiare in cabina col padrone, mentre i cani di taglia media e grande possono alloggiare negli appositi spazi dedicati a bordo ma, di solito, è permesso tenerli sul ponte col padrone se muniti di guinzaglio e museruola.
Passaporto europeo per cani, gatti e furetti
Dal 2004 tutti i cani, gatti e furetti accompagnati da una persona fisica di riferimento devono essere in possesso del “Passaporto per animali da compagnia” (Pet Passport) per viaggiare attraverso gli Stati dell’Unione Europea e verso Stati terzi. Il proprietario dell’animale deve recarsi presso le sedi dei Servizi Veterinari dell’Ausl portando il proprio animale per il controllo di leggibilità del microchip e con tutta la documentazione inerente vaccinazioni e cure eseguite anteriormente al rilascio. Le vaccinazioni successive potranno essere registrate direttamente sul passaporto dal veterinario autorizzato che le ha eseguite.
Per informazioni
Avv. Francesca Zambonin
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