Agriturismo con il cane – un piacere per tutti con il galateo
Per andare in agriturismo con il cane, ci vuole un po’ di buon senso ed educazione, ecco qui il “Galateo della Felicità”, con regole per proprietario, cane e gestore compreso. La miglior convivenza uomo-animale si raggiunge con l’educazione e il rispetto dell’altro. Basta poco per garantirsi una villeggiatura coi fiocchi. Partiamo con Fido. Guai a lasciarlo da solo. Sbagliato scaricarlo ad altri. Se lui dovesse scegliere, non ci penserebbe un attimo. Non avrebbe dubbi, vorrebbe stare con noi. Perché, allora, dovremmo separarci? La soluzione c’è. Le strutture pet-friendly crescono a vista d’occhio e andare in agriturismo con il cane non è mai stato così piacevole. Il business favorisce i quattro zampe, almeno sul tema dell’accoglienza. Che va incoraggiata, aiutata e soprattutto istruita. Sì, proprio così: ci vuole buon senso, sempre e comunque. La miglior convivenza uomo-cane si raggiunge con l’educazione e il rispetto dell’altro. Ecco un “Galateo di comportamento”, dunque, per il proprietario del cane. Ma anche per il gestore, nel nostro caso dell’agriturismo prescelto, per trascorrere la vacanza col nostro beniamino. Che può essere meravigliosa. Ma potrebbe anche trasformarsi in un incubo, soprattutto per colpa nostra.
Educazione e Buonsenso
Chi va in giro col pet in un luogo che accoglie animali e decide di andare in agriturismo con il cane dovrà stare attento il doppio rispetto a quando si sposta da solo. Sia per il bene del proprio cane, sia per incoraggiare altre strutture ad aprire le porte ai pet. L’educazione e il buon senso pagano sempre, ricordiamocelo. Ma da dove iniziare? Per dare consigli utili al meglio abbiamo intervistato uno dei massimi esperti attualmente sul campo, il professor Roberto Marchesini, etologo, filosofo, medico veterinario comportamentalista e direttore della Scuola di Interazione Uomo-Animale, un metodo di insegnamento che sta riscuotendo enormi successi in tutta Italia, al mo- mento con oltre quattrocento corsisti in varie città.
Il proprietario educato è benvoluto perché…
- Non lascia mai le deiezioni a terra
- Non lascia traccia del proprio passaggio
- Rispetta la legge, il prossimo e gli altri cani
- Laddove necessario, tiene sempre il cane accanto a sé
- Non lascia il proprio cane libero di fare i bisogni
- ovunque
- Nelle strutture ricettizie porta con sé un telo per coprire il letto o il divano
- Toglie il guinzaglio al cane solo quando il gestore lo consente
- Lascia puliti gli ambienti dove ha soggiornato
- Non lascia il cane da solo in camera nell’hotel
“Socializzazione innanzitutto”
“La prima cosa da sottolineare è aver insegnato per tempo al cane la socializzazione, almeno sei mesi prima di andare in un agriturismo, albergo o pensione”, spiega Marchesini, “perché è fondamentale che il quattro zampe sappia stare con altre specie, per prevenire eventuali problemi”. L’errore più comune, infatti, è credere erroneamente che basti solo portare il cane dal veterinario per le vaccinazioni. “Mentre è fondamentale fargli seguire anche delle puppy- class, ossia classi di socializzazione”, insiste l’etologo, “dove Fido incontra altri cani e altre persone, si abitua a stare vicino ad altri gatti, o cani di piccola taglia”.
Limitare comportamenti predatori
Insomma, bisogna evitare che in agriturismo con il cane si sviluppino situazioni che lo portino ad assumere comportamenti predatori nei confronti delle galline che sono quasi sempre libere in un agriturismo, o magari di conigli. E se disgraziatamente li agguanta e li fa fuori, diventa un “bel” problema. Meglio prevenirlo con un’adeguata educazione, visto poi che l’atteggiamento predatorio potrebbe scattare anche nei confronti dei bambini, non si sa mai. “Un cane scarsamente socializzato che vede un bimbo in corsa o qualunque cosa in movimento, immediatamente parte all’inseguimento”, continua Marchesini, “se invece è stato fatto per tempo un buon lavoro sulla socializzazione, ciò non avviene e resta calmo”.
Giocare in agriturismo con il cane
Seconda cosa: è bene fare in modo che il proprietario lavori molto sui giochi non eccitatori. Come precisa Marchesini, le persone credono erroneamente che quando un cane è eccitato sia felice. E tendono a incentivare questo aspetto, sbagliando, facendo agitare un quattro zampe tranquillo. Rischiano così di creare problemi quando lo portano in un agriturismo. E se di notte Fido sente passare qualcuno, abbaia, tende a eccitarsi rispetto a tutte le novità, per cui ha una scarsissima tolleranza. “Quando un cane è eccitato”, continua l’esperto, “corre, abbaia, mette in atto dei comportamenti che spesso lo rendono più vulnerabile all’emotività”.
L’importanza della copertina
Quindi è molto importante l’educazione alla calma, perché se un quattro zampe è abituato a stare tranquillo ha una maggiore capacità di integrarsi. La copertina è fondamentale, perché dà subito al cane la possibilità di riconoscere il suo posto. “Appena si arriva in agriturismo con il cane”, precisa Marchesini, “lui si sentirà a casa con la sua copertina, perché è marcata con emozioni positive e segnali di calma”. L’importante, spiega l’esperto, è che il cane riconosca su di essa il suo odore, i suoi feromoni, tutto ciò che gli indichi in qualche modo “sono a casa mia”. È un po’ come quando noi ci portiamo dietro le nostre cose, le mettiamo in un posto nuovo per avere l’idea di stare in un ambiente familiare ed essere calmi e rilassati. Altra cosa estremamente positiva, sottolineata dall’etologo, “se il cane ha la sua copertina che riconosce come casa sua, non sente il bisogno di marcare il territorio, per cui non urina in stanza. Non deve prendere il possesso dell’area, perché lo ha già attraverso la sua copertina”. È comunque una preparazione da fare prima di partire. Su quella copertina vanno ripetute solo cose piacevoli per il pet. Il proprietario ci metterà sopra dei biscottini, dei croccantini, il suo gioco preferito, l’osso di bufalo.
Rispettare il suo relax
Quando il cane è sopra la sua copertina, continua Marchesini, il proprietario non gli metterà le gocce nelle orecchie, non lo spazzolerà, nemmeno lo accarezzerà: dovrà lasciarlo in pace. Se il cane vorrà le coccole sarà lui ad andare a cercarle dal suo proprietario. Inoltre, grazie alla copertina, il cane non sarà tentato di salire sul letto, cosa molto gradita soprattutto al gestore dell’agriturismo.
Occhio alla noia: passatempi per Fido
Altro aspetto: Fido ha bisogno di passare il tempo, non si deve annoiare. Noi possiamo leggere un libro, lui fuori casa si sente spaesato. Portare, oltre alla sua copertina, ossi di bufalo, i suoi giochi, il kong (dentro il quale mettere del cibo umido per far impiegare al cane del tempo nel leccarlo). Non mancherà un “riportello”, un oggetto che va dato al cane quando sta buono e tranquillo, come fosse un premio, e al quale va attribuito valore, da lasciargli per poco. Appena Fido distoglie la sua attenzione, gli va tolto e messo via: deve essere ambìto e desiderato, concesso in momenti importanti. E quando si va fuori a passeggio, spiega l’etologo, è meglio lavorare sull’olfatto che sui giochi visivi: quest’ultimi più eccitanti per il cane. Tirare dei bocconcini secchi sul prato, così Fido comincia a cercarli. Durante la passeggiata olfattiva il cane è più concentrato sulle cose e non è eccitato. Meglio usare un guinzaglio allungabile nelle grandi aree verdi: un consiglio che verrà accolto sicuramente da chiunque condivida una vacanza in agriturismo con il cane.
A cura di Maria Paola Gianni
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